lunedì 6 ottobre 2008

ALLARME MAMMIFERI : UN TERZO A RISCHIO ESTINZIONE

Allarme mammiferi, un terzo
rischia l'estinzione
6/10/2008 - LA RICERCA



Lo studio dell'Unione Mondiale per la Natura


BARCELLONA
La lince iberica, il diavolo della Tasmania, la foca del Caspio e il cervo cinese: sono solo alcuni dei mammiferi che potrebbero presto scomparire definitivamente dalla faccia della Terra. La metà delle specie mammifere è in declino e probabilmente un terzo è a rischio estinzione. Una «lista rossa» delle specie minacciate è stata presentata oggi a Barcellona dall’Uicn, l’Unione mondiale per la Natura, che ha dedicato ai mammiferi lo studio più completo mai effettuato sull’argomento.

Le conclusioni confermano la gravità della situazione attuale: una specie di mammiferi su quattro rischia di scomparire, vale a dire 1.141 specie delle 5.487 recensite. «In realtà, - ha precisato Jan Schipper, un esperto dell’Uicn autore di un articolo sulla rivista Science - il numero dei mammiferi minacciato di estinzione potrebbe arrivare al 36%». «Le nostre ricerche forniscono un quadro molto cupo della situazione globale dei mammiferi nel mondo», sottolinea il ricercatore, precisando che «la metà di essi è comunque in diminuzione».

Dal 1550 ad oggi 76 specie di mammiferi si sono estinte. La crisi attuale è considerata come il sesto grande periodo di estinzione delle specie, quello precedente risale all’estinzione dei dinosauri, circa 65 milioni di anni fa. L’espressione «in pericolo grave» significa che la probabilità di estinzione è molto alta: di questo primo elenco fanno parte 188 mammiferi, fra i quali la lince iberica e il cervo di origine cinese, che vive ormai solo in cattività. Altri 450 mammiferi rientrano nella lista «in pericolo», fra questi il diavolo della Tasmania, un marsupiale la cui popolazione è diminuita del 60% negli ultimi dieci anni; il numero delle foche del Caspio è diminuito del 90% a causa dei cacciatori. L’organizzazione, un’autorità in materia di biodiversità, tiene il suo quarto congresso a Barcellona dal 5 al 14 ottobre.

FOTO Alcuni degli animali a rischio estinzione

http://www.lastampa.it/lazampa/girata.asp?ID_blog=164&ID_articolo=740&ID_sezione=339&sezione=News

sabato 4 ottobre 2008

BAMBINO MUORE SBRANATO DA UN CANE RANDAGIO

Bambino di nove anni sbranato
da un cane randagio nel Beneventano
Si esclude che possa essere stato il pastore maremmano di proprietà della famiglia perchè sul suo pelo non sarebbero state riscontrate tracce di sangue. A trovare il corpo Mattia Maddalena nell'azienda agricola di famiglia, non lontana da casa, è stato il padre del piccolo
Azzannato da un cane e morto dissanguato. E' successo nel Beneventano a un bambino di nove anni, Mattia Maddalena, trovato in una pozza di sangue nell'azienda agricola del padre a Circello con morsi sul collo e graffi sul viso. E' morto a pochi metri dalla sua abitazione. A trovare il corpo senza vita del piccolo è stato lo stesso padre. Accortosi della sua assenza, poco dopo le 20, è uscito a cercarlo.

LA FAMIGLIA I Maddalena abitano in una zona di campagna, gestiscono un'azienda di allevamento di bestiame. Dopo pochi minuti ha trovato il piccolo Mattia in una pozza di sangue, in un fondo agricolo, poco distante dal cancello di casa. Forse, ad uccidere Mattia, potrebbe essere stato uno o più cani randagi: tanti i morsi che il medico legale ha ritrovato sul suo corpo. Nessuna traccia di sangue è stata individuata sul pastore maremmano di proprietà della famiglia il che sembra far escludere il coinvolgimento del cane, mentre il servizio veterinario dell'Asl Benevento 1 ha disposto il sequestro cautelativo dei cani di proprietà dei vicini di casa dei Maddalena. Intanto c'è choc e dolore a Circello, piccolo comune del Beneventano. I genitori di Mattia sono afflitti dal dolore, al pari delle sue sorelline, mentre in tanti, parenti, amici, semplici cittadini, si stanno recando, in una lenta e dolorosa processione, nella casa dei Maddalena.

L'AUTOPSIA La salma di Mattia sta per essere trasferita all'obitorio dell'ospedale Rummo di Benevento dove nella giornata di domani verrà eseguito l'esame esterno del corpo del piccolo da parte del medico legale, professor Fernando Panarese. Sempre domani il magistrato di turno, Urbano Mozzillo, potrebbe disporre l'autopsia.

PRECEDENTI Non è la prima volta che un bambino resta vittima dell'aggressione di un cane: a settembre, a Rubiera, in provincia di Reggio Emilia, una ragazzina di 12 anni, mentre difendeva il suo cagnolino, fu aggredita da un dobermann; ferite al collo, alla gamba, mentre il suo cane fu sbranato. Prima ancora, a gennaio di quest'anno, un cane randagio azzannò un bimbo di 9 anni, in provincia di Catania: 35 i punti di sutura. Ed ancora, sempre nel catanese, a Caltagirone, a marzo un bimbo di quattro anni fu azzannato al collo dal suo rottweiler: in quell'occasione la madre riuscì a salvare il piccolo.
http://unionesarda.ilsole24ore.com/mondo/?contentId=44360