domenica 21 dicembre 2008

ANDARE A CACCIA PUO' COSTARTI LA VITA !

» 2008-12-21 18:13
Cacciatore muore dopo essere stato attaccato da cinghiale
Noto ristoratore Val Bormida e' stato caricato piu' volte
(ANSA) - CAIRO MONTENOTTE (SAVONA), 21 DIC - Un cacciatore 71enne, Enrico Ferraro, e' morto dopo essere stato caricato da un cinghiale durante una battuta di caccia. E' accaduto a Madonna del Bosco, nell'entroterra di Cairo Montenotte, nel Savonese. L'anziano e' stato caricato dall'animale, spinto a terra e attaccato piu' volte. I compagni di battuta hanno ucciso il cinghiale, ma non sono riusciti a fermarlo in tempo. Per Ferraro, noto ristoratore della Val Bormida, sono stati inutili i soccorsi.


http://www.ansa.it/site/notizie/regioni/liguria/news/2008-12-21_121290516.html

mercoledì 3 dicembre 2008

REATO CONTRO LA TRATTA DEI CUCCIOLI, AL VIA LA TASK-FORCE

2008-12-03 18:39
REATO CONTRO LA TRATTA DEI CUCCIOLI, AL VIA LA TASK-FORCE
di Elisabetta Guidobaldi

ROMA - Il traffico illegale degli animali da compagnia diventa reato. "Pensiamo, con i ministri Alfano e Sacconi - ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini - di inserire un reato specifico contro il traffico di animali da compagnia. Un segnale forte contro queste mascalzonate". L'Italia dice stop alla tratta dei cuccioli dai paesi dell' Est, un business da 300 milioni di euro l'anno, e questo è uno dei punti del piano d'azione. Frattini fa appello ai Paesi di origine per una collaborazione più stretta e ha scritto alla Commissaria Ue alla salute per standard e regole.

Azioni che fanno parte di una più larga alleanza con il ministero del Welfare, stretta oggi alla Farnesina alla presenza del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini. Sul fronte salute Martini ha annunciato il via "a una task-force di esperti del ministero del Welfare che lavorerà intensamente in sinergia e in raccordo con la Farnesina".

"Questo traffico - ha detto Martini - è divenuto una piaga che mette a repentaglio la salute pubblica esponendola ai rischi collegati sulla mancata profilassi degli animali e alle condizioni igienico sanitarie in cui sono mantenuti". Ecco quindi che si pensa a un reato ad hoc che, secondo una bozza, prevede la confisca degli animali e reclusione fino a tre anni con l'aggravante se il traffico avviene senza vaccinazioni o da zone infette o con vincoli sanitari. Ma il lavoro è anche oltre frontiera.

"Chiedo una collaborazione più stretta con i Paesi di origine perché intensifichino i controlli da parte delle autorità veterinarie e doganali", ha detto Frattini parlando del suo come di un "appello convinto" e sottolineando gli ottimi rapporto che l'Italia ha con questi Governi. "Assieme al sottosegretario alla Salute, Francesca Martini - ha detto Frattini - intendo sensibilizzare l'intervento delle Autorità dei Paesi più interessati: Ungheria (Paese già richiamato dalla Commissione Ue nell'ottobre 2007 su richieste del nostro Paese), Slovacchia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Slovenia e Bulgaria, in ambito comunitario, così come di Estonia, Lettonia, Lituania, Russia, Bielorussia, Ucraina in ambito extracomunitario".

Frattini ha inoltre annunciato di aver chiesto alla Commissaria europea alla Salute, Androulla Vassiliou "regole di controllo più strette" mentre in ambito nazionale ha "avviato le procedure per ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione degli animali da compagnia, firmata dal nostro Paese nel 1987, ma, dopo 21 anni, non ancora recepita". E con il Natale alle porte, Farnesina e Welfare lanciano un messaggio agli italiani: "Solo cuccioli di sicura provenienza". Intanto i numeri dei traffici e delle illegalità mostrano la drammaticità del fenomeno:

- ISPEZIONI DEI NAS: su 1.189 ispezioni fatte su esercizi di vendita, allevamenti, strutture di addestramento, attività di dog-sitter, servizi di toelettatura, ambulatori privati e canili sanitari, ha riferito Martini, sono state accertate 639 violazioni di cui 102 a carattere penale e 532 a carattere amministrativo;

- PREZZI DEL MERCATO ILLEGALE: secondo la Lega Antivisezione (Lav), che ha avviato una campagna di adozione, i cuccioli dell'Est acquistati a circa 60 euro sono venduti a prezzi fino a venti volte superiori una volta trasformata la loro origine da Est Europa a italiana. I traffici di cani riguardano in particolare le razze Schitzu, West Highland, Carlini e Beagle;

- RISCHI DELLA TRATTA: assenza di vaccinazioni, certificazioni e identificazioni; assenza del passaporto europeo; cuccioli strappati alle madri troppo presto; trasporti in spazi angusti. La documentazione che viaggia con gli animali è considerata corretta solo nel 2% dei casi.

http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_822344246.html

lunedì 10 novembre 2008

FRUTTI DELLA BIOTECNOLOGIA

I FRUTTI DELLA BIOTECNOLOGIA


Tecnoscienze

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Presto disponibili rose blu
Clonata la proteina che da' colore ai fiori
Uno studio dell'italiana Francesca Quattrocchio


Amsterdam - Quando si dice la fuga dei cervelli. Una nuova testimonianza relativa all'eccellenza dei ricercatori italiani che operano all'estero viene dall'Olanda, più precisamente dall'università Vrije di Amsterdam, dove uno studio, coordinato dall'italiana Francesca Quattrocchio, ha permesso di clonare la proteina che sovrintende al colore dei fiori.

Una scoperta che può aprire una nuova pagina nel settore della floricoltura, e che ha già portato alla corsa per brevettare la rosa blu. La dott.ssa Quattrocchio, che ha lawsciato l'Italia 20 anni fa, ha commentato: "mi manca il mio Paese. Ma so che non tornerò prima della pensione".

Massimo Miato

Tecnoscienze
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In in un decennio il problema della scarsita' di organi da trapianto potrebbe essere risolto
Trapianti: in arrivo Suini ogm con organi 'umanizzati'
Alterare geneticamente dei maiali per avere organi


Varese, 9 sett. – Le biotecnologie e in particolare quelle che si avvalgono della genetica hanno fatto immensi passi avanti: dai primi esperimenti del biologo e Premio Nobel tedesco Hans Spemann del 1938, al primo animale clonato, la celeberrima pecora Dolly del 1997, al topo Cumulina dell’anno seguente, fino ad arrivare alla terapia genica e chissà a che altro.

Il massimo esperto britannico in fecondazione artificiale, Robert Winston, ha affermato che in un decennio il problema della scarsità di organi da trapianto potrebbe essere risolto; la sua idea è di alterare geneticamente dei maiali, creando suini ogm con cuori, fegati e reni trapiantabili su esseri umani. Tra qualche mesi ne inizierà la produzione negli Stati Uniti.

Il professor Winston ha spiegato al Sunday Times che la tecnica consiste nell’introduzione di una serie di geni umani nei testicoli o nello sperma dell'animale, il quale a sua volta genererà suini con organi “umanizzati”, che non siano rigettati dai sistemi immunitari dei pazienti. Sempre secondo Il professor Winston questa tecnica escluderebbe la trasmissione di pericolosi virus dall'animale all'uomo. E' stato scelto il maiale in quanto esso "ha organi delle dimensioni giuste che funzionano in modo simile a quelli umani; inoltre questo metodo è molto meno complesso di quelli basati sulla Clonazione.

Verso la fine degli anni Novanta, erano già stati effettuati tentativi di xeno-trapianto (da animale a uomo), ma furono completamente abbandonati a causa dei rischi di rigetto e di contagio e di alcuni casi finiti con la morte del paziente. Ora il professor Winston conta di riportarli d'attualità; l’esperto, infatti, afferma: "Congegni artificiali come i cuori meccanici non hanno mai funzionato bene come quelle biologici. Si è molto parlato recentemente di crescere organi dalle cellule staminali ma questa tecnica è ancora molto primitiva e ci vorranno da venti a trent'anni perché dia frutti".

Il progetto del professore, che è fra l'altro Lord della corona inglese, è stato realizzato con la collaborazione della dottoressa Carol Readhead del California Institute of Techonology. La fase concreta, dopo gli studi teorici, sarà avviata nel Missouri perché gli Stati Uniti offrono più finanziamenti e meno restrizioni legali rispetto alla Gran Bretagna.

Secondo lord Winston molto presto si potrebbe arrivare alla costruzione di intere fattorie dove centinaia di suini geneticamente modificati vengono allevati per lo sviluppo di organi da trapianto da prelevare quando l'animale ha compiuto un anno d'età. Questa prospettiva da qualcuno può essere vista come un abominio, una specie di “fabbrica di Frankenstein”, ma, tenendo conto della penuria di organi da trapianto, questa soluzione non dovrebbe essere scartata a priori, almeno finché non saranno affinate le tecniche che dovrebbero permettere di far crescere organi dalle cellule staminali.

Luca Macchi

9/9/2008


Tecnoscienze
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Una ricerca per poter innestare in un topo il Dna di una specie estinta
La Tigre della Tasmania rivive in un topo
Come nel film Jurassic Park si riesce a far rivivere geni di specie estinte


Milano, 21 mag. - L'ultimo esemplare di tigre della Tasmania (Thylacinus cynocephalus), predatore marsupiale carnivoro morì nel 1936 nello zoo di Hobart in Australia, dopo anni anni di caccia che avevano già condotto alla scomparsa degli esemplari selvatici agli inizi del Novecento.

Settant'anni dopo l'estinzione, il suo DNA rivive in un topo. L'esperimento, il primo in assoluto, è stato descritto dalla rivista "Plos One". La tecnica impiegata ha un potenziale incredibile, potrebbe infatti rilevarci esattamente come apparivano i dinosuari o gli uomini di
Neanderthal e riportare in vita specie estinte.

Andrew Pask della università di Melbourne in Australia e Richard Behringer dell'Università del Texas hanno diretto la ricerca. Insieme ad un gruppo di ricercatori hanno estratto il DNA di una tigre della Tasmania , recuperandolo da campioni conservati da cento anni all'interno di barattoli di alcool conservati al museo di Victoria.
Il gene fatto resuscitare era stato preso dalla pelliccia di un adulto e dal corpo di tre cuccioli che vivevano nel marsupio della madre.

Il DNA era ovviamente frammentato a causa della non perfetta conservazione nell'alcool, ma il team di ricerca è riuscito lo stesso ad
isolare una specifica sequenza da ogni campione, che non contiene il codice completo di un gene, ma permette di estrarre i dati
essenziali riguardanti ossa e cartilagini, ovvero sequenze chiamate Col2a1.

I ricercatori dunque hanno innestato i ritagli di DNA ottenuti, combinandoli con un gene che produce una pigmentazione blu,
all'interno di un embrione di un topo. 14 giorni dopo era possibile vedere che l'esperimento stava funzionando, potendo osservare la
crescita di una macchia di colore blu. Pask affermò: "Possiamo vedere molto chiaramente lo sviluppo delle cartilagini".

Questa tecnica se applicata su campioni conservati in miglior modo consentirebbe di risalire più accuratamente ai geni. Le specie estinte da cui i ricercatori hanno estratto materiale genetico sono diverse, ma è difficile che DNA così vecchi siano tanto ben conservati da permettere la clonazione. Il Dna delle specie a rischio viene prelevato e conservato in enormi congelatori al Frozen Zoo di San Diego, che contiene già 8400 campioni di diversi esemplari per un totale di 800 specie animali.

Utilizzando la tenica messa a punto da Pask e il suo team in un futuro non troppo lontano si potranno quindi riportare in vita specie esitinte.

Ivan Sala

20/5/2008



http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=11961

Chieti: 61enne sbranato e ucciso da rottweiler

il Giornale.it
n. 45 del 2008-11-10 pagina 0

Chieti, 61enne sbranato e ucciso da rottweiler
di Redazione

La tragedia a Sambuceto, frazione di San Giovanni Teatino. Gabriele Ferri, operaio di Pianella, stava svolgendo dei lavori nel giardino del suo datore di lavoro quando l'animale lo ha aggredito e ucciso. La procura ha aperto un'inchiesta sul proprietario del cane

Chieti - Un rottweiler ha aggredito e ucciso un uomo a Sambuceto, frazione di San Giovanni Teatino. L’uomo, 61 anni, era un operaio impegnato in lavori di giardinaggio. L’animale lo ha morso più volte alla testa provocandone la morte immediata. A far scattare i soccorsi, risultati vani, sono stati i padroni di casa. Sul posto si sono recati i carabinieri. E sulla morte dell’operaio è stata aperta un’inchiesta da parte della procura della Repubblica di Chieti: si sta valutando la posizione del proprietario del cane, che per il momento dovrebbe rispondere di omessa custodia dell’animale.

L'incidente Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri, la vittima - Gabriele Ferri di Pianella (Pescara) - era solito svolgere dei piccoli lavori di giardinaggio nella villa dove è stato aggredito e conosceva il cane che lo ha azzannato. Il sindaco di San Giovanni Teatino (Chieti), Verino Caldarelli, ha emesso una ordinanza per allontanare l’animale dall’abitazione dove è accaduto l’incidente: il cane è stato già prelevato e sarà probabilmente trasferito in giornata nel canile di Bucchianico (Pescara) della Asl.

L'operaio Ferri lavorava in un colorificio di proprietà di Rinaldo Di Donato, titolare della villa dove l'operaio era solito fare anche giardinaggio. Il proprietario del cane, che si chiama Devil, ha chiesto che l’animale venga abbattuto.



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© SOCIETÀ EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=305080

lunedì 6 ottobre 2008

ALLARME MAMMIFERI : UN TERZO A RISCHIO ESTINZIONE

Allarme mammiferi, un terzo
rischia l'estinzione
6/10/2008 - LA RICERCA



Lo studio dell'Unione Mondiale per la Natura


BARCELLONA
La lince iberica, il diavolo della Tasmania, la foca del Caspio e il cervo cinese: sono solo alcuni dei mammiferi che potrebbero presto scomparire definitivamente dalla faccia della Terra. La metà delle specie mammifere è in declino e probabilmente un terzo è a rischio estinzione. Una «lista rossa» delle specie minacciate è stata presentata oggi a Barcellona dall’Uicn, l’Unione mondiale per la Natura, che ha dedicato ai mammiferi lo studio più completo mai effettuato sull’argomento.

Le conclusioni confermano la gravità della situazione attuale: una specie di mammiferi su quattro rischia di scomparire, vale a dire 1.141 specie delle 5.487 recensite. «In realtà, - ha precisato Jan Schipper, un esperto dell’Uicn autore di un articolo sulla rivista Science - il numero dei mammiferi minacciato di estinzione potrebbe arrivare al 36%». «Le nostre ricerche forniscono un quadro molto cupo della situazione globale dei mammiferi nel mondo», sottolinea il ricercatore, precisando che «la metà di essi è comunque in diminuzione».

Dal 1550 ad oggi 76 specie di mammiferi si sono estinte. La crisi attuale è considerata come il sesto grande periodo di estinzione delle specie, quello precedente risale all’estinzione dei dinosauri, circa 65 milioni di anni fa. L’espressione «in pericolo grave» significa che la probabilità di estinzione è molto alta: di questo primo elenco fanno parte 188 mammiferi, fra i quali la lince iberica e il cervo di origine cinese, che vive ormai solo in cattività. Altri 450 mammiferi rientrano nella lista «in pericolo», fra questi il diavolo della Tasmania, un marsupiale la cui popolazione è diminuita del 60% negli ultimi dieci anni; il numero delle foche del Caspio è diminuito del 90% a causa dei cacciatori. L’organizzazione, un’autorità in materia di biodiversità, tiene il suo quarto congresso a Barcellona dal 5 al 14 ottobre.

FOTO Alcuni degli animali a rischio estinzione

http://www.lastampa.it/lazampa/girata.asp?ID_blog=164&ID_articolo=740&ID_sezione=339&sezione=News

sabato 4 ottobre 2008

BAMBINO MUORE SBRANATO DA UN CANE RANDAGIO

Bambino di nove anni sbranato
da un cane randagio nel Beneventano
Si esclude che possa essere stato il pastore maremmano di proprietà della famiglia perchè sul suo pelo non sarebbero state riscontrate tracce di sangue. A trovare il corpo Mattia Maddalena nell'azienda agricola di famiglia, non lontana da casa, è stato il padre del piccolo
Azzannato da un cane e morto dissanguato. E' successo nel Beneventano a un bambino di nove anni, Mattia Maddalena, trovato in una pozza di sangue nell'azienda agricola del padre a Circello con morsi sul collo e graffi sul viso. E' morto a pochi metri dalla sua abitazione. A trovare il corpo senza vita del piccolo è stato lo stesso padre. Accortosi della sua assenza, poco dopo le 20, è uscito a cercarlo.

LA FAMIGLIA I Maddalena abitano in una zona di campagna, gestiscono un'azienda di allevamento di bestiame. Dopo pochi minuti ha trovato il piccolo Mattia in una pozza di sangue, in un fondo agricolo, poco distante dal cancello di casa. Forse, ad uccidere Mattia, potrebbe essere stato uno o più cani randagi: tanti i morsi che il medico legale ha ritrovato sul suo corpo. Nessuna traccia di sangue è stata individuata sul pastore maremmano di proprietà della famiglia il che sembra far escludere il coinvolgimento del cane, mentre il servizio veterinario dell'Asl Benevento 1 ha disposto il sequestro cautelativo dei cani di proprietà dei vicini di casa dei Maddalena. Intanto c'è choc e dolore a Circello, piccolo comune del Beneventano. I genitori di Mattia sono afflitti dal dolore, al pari delle sue sorelline, mentre in tanti, parenti, amici, semplici cittadini, si stanno recando, in una lenta e dolorosa processione, nella casa dei Maddalena.

L'AUTOPSIA La salma di Mattia sta per essere trasferita all'obitorio dell'ospedale Rummo di Benevento dove nella giornata di domani verrà eseguito l'esame esterno del corpo del piccolo da parte del medico legale, professor Fernando Panarese. Sempre domani il magistrato di turno, Urbano Mozzillo, potrebbe disporre l'autopsia.

PRECEDENTI Non è la prima volta che un bambino resta vittima dell'aggressione di un cane: a settembre, a Rubiera, in provincia di Reggio Emilia, una ragazzina di 12 anni, mentre difendeva il suo cagnolino, fu aggredita da un dobermann; ferite al collo, alla gamba, mentre il suo cane fu sbranato. Prima ancora, a gennaio di quest'anno, un cane randagio azzannò un bimbo di 9 anni, in provincia di Catania: 35 i punti di sutura. Ed ancora, sempre nel catanese, a Caltagirone, a marzo un bimbo di quattro anni fu azzannato al collo dal suo rottweiler: in quell'occasione la madre riuscì a salvare il piccolo.
http://unionesarda.ilsole24ore.com/mondo/?contentId=44360

lunedì 15 settembre 2008

Wwf "STIAMO PERDENDO L'ARTICO "

AMBIENTE
15/9/2008

Wwf, stiamo perdendo l'artico
1000 trichechi morti





ROMA
Non c’è mai stato così poco ghiaccio in Artico: lo lascia pensare il fatto che lo spessore del ghiaccio che copre l’Artico è sempre più sottile e che l’estensione della calotta sembra essere la seconda inferiore mai registrata. Settembre è infatti per i ricercatori il mese in cui vengono registrati i dati di scioglimento dei ghiacci artici e nonostante non siano ancora a disposizione i dati definitivi per l’anno 2008, quelli a disposizione già oggi sono pericolosamente vicini al record negativo dell’anno scorso, quando la calotta artica si ridusse a soli 4,13 milioni di km2. Uno scioglimento così massiccio si è realizzato con 30 anni di anticipo rispetto al previsto. I modelli più recenti ci dicono che tra il 2013 e il 2040 ci saranno delle estati in cui l’Artico sarà libero dai ghiacci, come non succedeva da più di un milione di anni.

«Se prendiamo in considerazione i dati riguardanti l’assottigliamento dello strato di ghiaccio, molto probabilmente quest’anno in Artico c’è meno ghiaccio di quanto ce ne sia mai stato da quando sono cominciati i rilevamenti» afferma Martin Sommerkorn, del programma Artico del Wwf. «Questo è anche il primo anno in cui si sono naturalmente aperti sia il passaggio a Nord-ovest sopra l’America settentrionale, sia quello a nord-est sopra la Russia». Secondo Sommerkorn il continuo scioglimento dei ghiacci più antichi e spessi significa che la calotta artica sta seguendo un trend che la sta portando a essere sempre più “giovane” e sempre più sottile.

La parte di ghiaccio che ha almeno 5 anni è diminuita del 56% tra il 1985 e il 2007, mentre il ghiaccio più vecchio è pressoché sparito. Prese tutte insieme, le nuove cifre mostrano chiaramente che l’Artico sta vivendo un declino sempre più rapido. Per il WWF il 2009 sarà un anno cruciale per affrontare il problema dei cambiamenti climatici: i governi mondiali stanno negoziando un nuovo accordo sul clima che dovrà entrare in vigore nel 2013, quando il protocollo di Kyoto cesserà di funzionare. Questi negoziati vanno accelerati per permettere la firma dell’accordo alla Conferenza delle Parti della Convenzione Quadro sui Mutamenti Climatici dell’Onu che si terrà a Copenaghen nel dicembre 2009, tra soli 15 mesi.

«Per quanto riguarda l’estensione estiva dei ghiacci, ci aspettiamo che i dati definitivi confermino che il 2008 sarà il peggiore o, al massimo, il secondo peggior anno di sempre» prosegue Sommerkorn - .«Questo vuol dire che, da quando si è cominciato a effettuare rilevamenti, in due anni consecutivi sono stati registrati due record negativi in termini di estensione della calotta artica e che questo trend continuerà. Alcune specie come l’orso polare stanno sperimentando sulla propria pelle l’erosione del proprio habitat provocato dai cambiamenti climatici in atto. Questi cambiamenti affliggono anche le popolazioni che hanno sempre vissuto tra i ghiacci artici e che dipendono in tutto e per tutto dal fatto che questo ecosistema si mantenga in salute».

Il trend di riduzione dell’Artico è un allarme per il mondo intero: «L’Artico è un fattore di stabilità per il clima mondiale per due motivi» - sostiene Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia -. «Innanzitutto, il ghiaccio artico si comporta come uno specchio naturale perchè riflette nell’atmosfera le radiazioni solari, il cosiddetto effetto Albedo. Quando il ghiaccio sparisce, le acque artiche assorbono più calore e alimentano il processo del riscaldamento globale creando un rafforzamento (feedback positivo) dell’incremento dell’effetto serra naturale. In secondo luogo, lo scioglimento dei ghiacci rilascia in atmosfera tutti quei gas serra che erano rimasti intrappolati nel ghiaccio stesso, come il metano. Quindi, questo non è solo un problema dell’Artico ma è un problema globale. E, in quanto tale, richiede una risposta globale».

I cambiamenti climatici nella zona artica affliggono l’ecosistema marino, con acque sempre più calde e un processo di acidificazione in atto che altera la distribuzione di alghe e crostacei, alla base della ricchissima catena alimentare della zona polare e sub-polare. Al vertice molte specie già colpite, come le foche dagli anelli, una delle prede degli orsi polari, molte specie costiere come il gabbiano d’avorio che ha visto le proprie colonie delle aree costiere canadesi crollate dell’80% dal 1980 rispetto a quelle di altre regioni. Nelle aree più estreme orientali della Russia, come il Mar di Chukchi, la riduzione dei ghiacci artici sta colpendo anche le popolazioni dei trichechi. Qui in estate ormai il mare è quasi completamente libero dai ghiacci ritiratisi fin dove le acque sono più profonde. Qui i trichechi non possono pescare e le colonie sono costrette ad ammassarsi lungo le spiagge della costa di Chukotcha. In queste condizioni il cibo scarseggia e il rischio di infezioni aumenta. Lo scorso anno il Wwf ha contato in appena 350 chilometri di costa oltre 1.000 trichechi morti, probabilmente sfiancati dalla difficoltà di dover cercare cibo in acque sempre più profonde e spesso agitate.

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/ambiente/grubrica.asp?ID_blog=51&ID_articolo=812&ID_sezione=76&sezione=Ambiente

giovedì 11 settembre 2008

ANZIANA MUORE DOPO ESSERE STATA AGGREDITA DAI CANI

Puglia, muore aggredita dai cani
La vicenda avvenuta a Trani
all’interno di un allevamento:
la vittima è un'anziana donna
ROMA
E' stata aggredita da un branco di cani all'interno di un allevamento ed è deceduta questa notte, a causa delle gravi ferite riportate. Si tratta di Ersilia Maldera, 74enne di Andria, in Puglia.

L'anziana donna, mentre si trovava a Trani nel recinto di un allevamento di cani razza «corso» di proprietà del figlio, è stata improvvisamente assalita da un branco, che le hanno azzannato la testa e le braccia. Immediatamente soccorsa, la donna è stata dapprima trasportata presso il pronto soccorso di Andria e successivamente presso la Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, dove però, nel corso della notte, è deceduta.

Sono tuttora in corso indagini da parte dei Carabinieri della Stazione di Trani, al fine di verificare l'esatta dinamica dell'aggressione. Il canile, nel frattempo, è stato posto sotto sequestro.
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200809articoli/36390girata.asp

lunedì 8 settembre 2008

Week end al mare Adriatico: attenti all'alga tossica

07/09/2008
Week end al mare Adriatico: attenti all'alga tossica
La riviera del Conero è in parte off limits per la massiccia presenza dell'Ostreopsis Ovata



Questo caldo fine estate stimolerebbe a fare una corsa in Adriatico per farsi una giornata di bagni.
Ma dilaga l'alga tossica lungo il litorale della provincia di Ancona, e rovina l'ultimo scampolo di estate.
L'alga tossica provoca un'irritazione delle prime vie respiratorie, raucedine, tosse e raffreddore; sintomi che in genere scompaiono entro 24-36 ore.
Dopo Portonovo, ad Ancona anche il mare del Passetto è risultato contaminato dalla presenza massiccia dell'Ostreopsis Ovata e dati preoccupanti sono stati riscontrati dall'Arpam anche a Numana, tanto che l'Agenzia per l'ambiente ha chiesto ai sindaci delle due città di vietare la balneazione lungo i tratti interessati.
Indenni dalla fastidiosa alga invece, le spiagge Palombina di Ancona, Falconara marittima e Sirolo.
Le linee guida del ministero della Sanità fissano in 10 mila cellule per litro la soglia limite oltre la quale la popolazione va avvertita dei rischi per la salute.
A Portonovo l'Ostreopsis è presente in concentrazioni di 12.500 cellule/litro, al Passetto con 240 mila cellule/l., a Numana con 500 mila cellule/l.
In queste ore l'Arpam di Macerata sta effettuando campionatore e prelievi lungo il tratto di costa di Porto Recanati, altra zona campione per il monitoraggio.
Il servizio Acque del Dipartimento dell'Arpam di Ancona invece monitora costantemente la Riviera del Conero.


http://www.iltamtam.it/ArticleDetail.aspx?articleId=8913

Europa schizofrenica, stop a carne e ok a soia

Ogm/ Legambiente: Europa schizofrenica, stop a carne e ok a soia
Autorizzazione Ue non ha senso; il trangenico finirà sui cibi
postato 2 ore fa da APCOM

Roma, 8 set. (Apcom) - Legambiente parla di "grande favore agli Stati Uniti e alle multinazionali del Biotech" dopo il via libera alla soia transgenica della Bayer (la A2704-12) per scongiurare il rischio di scarsità di mangimi per l'allevamento zootecnico in Europa. "L'unica certezza - scrive l'associazione - è la volontà di spalancare le porte agli Ogm in Europa. Non ha alcun senso, infatti, questa autorizzazione". La crisi alimentare degli animali "si scongiura autorizzando gli Stati europei a produrre autonomamente e nella maniera più consona al proprio contesto le varietà necessarie al proprio sistema agroalimentare".

La soia transgenica è destinata principalmente all'alimentazione animale, ma "finirà inesorabilmente nei prodotti per l'alimentazione umana - afferma Legambiente - grazie alla mancata adozione di misure specifiche per scongiurare la contaminazione".

"I consumatori italiani e europei - conclude Legambiente - continuano ad opporsi agli ogm, il Parlamento europeo, dall'alto della sua autorità, si è recentemente espresso contro la clonazione animale per fini alimentari, eppure la Commissione apre alla commercializzazione di una soia transgenica di cui l'Europa non ha alcun bisogno e che mette seriamente a rischio le nostre produzioni agroalimentari tipiche e di qualità".

http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/09_settembre/08/ogm_legambiente_europa_schizofrenica_stop_a_carne_e_ok_a_soia,15985829.html

venerdì 29 agosto 2008

LA RANA VERDE

La rana verde

La rana verde o esculenta, denominata anche rana comune, è una specie appartenente alla famiglia dei Ranidi, nell'ordine Anuri.
Di circa 12 centimetri di lunghezza, presenta un dorso di colore verde smagliante o bruno oliva, talvolta cosparso di macchie nere e ornato, da ogni lato, da una piega ricca di ghiandole di color bronzo. I fianchi sono macchiati di nero o di bruno scuro. Una linea dorsale, chiara, mediale si estende dalla testa fino all'ano, ma manca in parecchi individui.
Il ventre è bianco, punteggiato di nero e di grigio.
Vive ai margini degli stagni e dei corsi d'acqua lenti e con vegetazione fitta. Al minimo segnale di pericolo si tuffa e scompare tra la vegetazione. E' un animale voracissimo che si nutre di insetti, tra cui farfalle che si avventurano sopra l'acqua, larve, vermi, lumache, ma anche di prede voluminose come giovani rane, piccole lucertole, piccoli roditori.
I maschi, provvisti da ogni lato della testa di un sacco vocale esterno, che si gonfia come una vescica, riempiono le notti d'estate con il loro assordante gracidio. L'accoppiamento (ascellare, vale a dire che il maschio tiene la femmina per le ascelle) ha luogo in giugno; le uova (complessivamente parecchie migliaia) vengono deposte in grossi ammassi sul fondo dell'acqua.
In Italia è ampiamente diffusa ovunque, sino a 1200 metri di latitudine.
Pur essendo uno degli abitanti più comune e conosciuto di stagni e acquitrini, la rana ha sempre colpito la fantasia dell'uomo, grazie al particolare aspetto e, soprattutto, per il curioso ciclo vitale, che nella strabiliante metamorfosi da girino a rana ha il suo culmine. Ispirate a queste sue stranezze esistono pertanto molte superstizioni, false credenze ed un buon numero di proverbi e modi di dire. Ad esempio, in passato, si credeva che le rane nascessero dalla terra fecondata dagli acquazzoni estivi, oppure che, essendo animali generati dalla pioggia, potessero cadere direttamente dal cielo.
Il loro gracidare era poi visto come una lode, una preghiera a Dio, ed interromperlo equivaleva a ritardare la liberazione di un'anima dal purgatorio. Altri sostenevano che nelle rane si celassero le anime dei bambini morti prematuramente, perciò guai a ucciderle o molestarle. Di quest'idea non lo sono le streghe, che con rane e rospi preparavano filtri e malefici. E quando non soccombevano nei paioli di fantasiose fattucchiere, erano usati come dimora da principi, fate o demoni.
Questo anfibio, grazie alle carni tenere e saporite, è da sempre apprezzato in cucina. Fino a pochi decenni or sono, schiere di ranari vagavano notti intere per fossi e acquitrini alla ricerca di questo batrace. Alla mattina, quando i sacchi erano pieni, i cacciatori privavano le rane ancora vive della testa e delle zampe, le spellavano e le preparavano per cucinarle fresche, di solito infarinate e fritte o, spolpate, come condimento per la pasta asciutta; oppure le mettevano via sotto sale per l'inverno. Per chiudere, le ranocchie portano bene, tant'è che gli amuleti che le raffigurano (spesso associati a simboli lunari), sono ritenuti validi contro il fascino, il malocchio e la iettatura.









Il problema delle rane verdi in Italia


elinea il sistema trispecifico Rana ridibunda, Rana lessonae e Rana esculenta.
Alcuni ricercatori polacchi identificano però la specie esculenta come un ibrido ibridogenetico risultante dalla fusione dei genomi delle due specie parentali Rana ridibunda e Rana lessonae.
Secondo l'ibridogenesi dalla fusione dei gameti delle due specie parentali si formerebbe un genoma misto in grado di trasmettersi alle generazioni successive allorché l'ibrido si accoppia con la specie parentale o con altri ibridi ibridogenetici. Alla base di tutto vi è l'esclusione , nell'ibribo ibridogenetico, durante la premeiosi, del genoma della specie parentale sintopica.
Il meccanismo dell'ibridogenesi delle rane verdi è sempre legato alla presenza del genoma di ridibunda; anche dove la Rana ridibunda non è diffusa il suo genoma è presente in Rana esculenta, a testimonianza di una presenza passata, ed in nord Europa vi sono popolazioni di Rana esculenta che si automantengono senza la presenza delle due specie parentali (sono poliploidi). Questo quasi a voler indicare un fenomeno evolutivo in corso nell'area europea.
Morfologicamente e molto difficile riuscire a determinare le rane verdi ; nei maschi può essere utile il colore dei sacchi vocali che, bianchi in Rana lessonae e neri in Rana ridibunda, appaiono grigi in Rana esculenta.
Un'altra nota interessante è che l'ibridogenesi nelle rane verdi europee pare sia "nato" in 14 aree diverse ed in modo indipendente l'uno dagli altri.
Dal punto di vista ecologico la specie ibridogenetica è la più resistente a situazioni critiche di inquinamento e variazione dei parametri ambientali.
Nel 1982 Dubois e Guther, ed in seguito Dubois nel 1990, hanno introdotto due nuove categorie tassonomiche per descrivere gli ibridi delle rane verdi e di altri anfibi e rettili. Queste sono il "klepton" (Es. Rana kl. esculenta) per identificare gli ibridi ibridogenetici o ginogenetici ed il "klonon" (Es. Lacerta kn. armeniaca) per designare gli ibridi partenogenetici. Se il klepton indica esclusivamente il taxon di origine ibrida, che parassita il genoma parentale, col termine sinklepton si indica l'insieme della specie ibrida e la o le specie parentali.
In base a studi combinati sul cariotipo e sulla morfologia vi è stata un'esplosione nella descrizione di nuove specie di rane verdi. In Italia le specie padane mantengono la nomenclatura classica mentre la Rana lessonae peninsulare è denominata Rana bergeri ed il suo ibrido ibridogenetico con Rana ridibunda è detto Rana hispanica.
In Italia vi sono attualmente sette rane verdi :
Rana schiperica (introdotta nel 1940 dall'Albania)
Rana catesbeiana (introdotta dal nord America)
Rana ridibunda
Rana lessonae
Rana bergeri
Rana kl esculenta
Rana kl hispanica
Inoltre in Calabria probabilmente vi è una nuova specie di rana verde ancora dall'incerta sistematica.



http://www.naturamediterraneo.com/rana/

LA RANA CROCIFISSA NON VERRA' TOLTA ANCHE DOPO L'APPELLO DEL PAPA

Il Papa condanna la «rana crocifissa»: è un’offesa
28 Ago 2008 | Rassegna Stampa Italia

Bruno Bartoloni su Corriere della Sera (28/8/2008)

Benedetto XVI ha condannato senza mezzi termini la «rana in croce» dell’artista tedesco Martin Kippenberger esposta al nuovo Museo di Bolzano.

Ha scritto una lettera, il 7 agosto, a Franz Pani, il presidente del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige, candidato Svp alle prossime provinciali. L’opera, scrive il Papa, «ha ferito il sentimento religioso di tante persone che nella croce vedono il simbolo dell’amore di Dio e della nostra salvezza che merita riconoscimento e devozione religiosa».
La lettera peserà come un macigno stamane sul voto della fondazione del museo che si riunisce per decidere sul destino dell’opera, considerata da alcuni un affronto nei confronti del pontefice venuto a trascorrere le vacanze a Bressanone.
La rana crocefissa era stata prima coperta da giornali e poi spostata dall’ingresso in un angolo più nascosto. La lettera del Papa rischia non solo di avere delle conseguenze sulla futura sistemazione dell’opera ma anche sulla campagna elettorale in corso. A renderla nota è stato infatti lo stesso Pahl, che aveva fatto anche uno sciopero della fame contro la rana in croce. Franz Pahl ha ora minacciato di ritirare la propria candidatura se la rana non verrà tolta entro lunedì prossimo. Stamane la direttrice del museo, la ginevrina Corinne Diserens, decisissima nella sua difesa dell’opera di Kippenberger, rischia di trovarsi isolata o quasi di fronte ai rappresentanti del comitato di fondazione del Museo, tutti nominati dalla Provincia che finanzia l’ente, i quali si sono già espressi a grande maggioranza per la rimozione dell’opera.
«Non è previsto — ha affermato la direttrice — nessun cambiamento nell’allestimento della mostra inaugurale del Museo, fino al giorno della chiusura il 21 settembre prossimo».



http://www.eosarte.eu/index.php/rassegna-stampa-italia/il-papa-condanna-la-rana-crocifissa-e-unoffesa.html

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La "rana crocifissa" non verrà tolta.

Resterà esposta al Museion di Bolzano fino alla chiusura della mostra "Sguardo periferico e corpo collettivo", prevista per il prossimo 21 settembre. L'opera dell'artista tedesco Martin Kippenberger, che rappresenta una rana 'appesa' ad una croce, ha suscitato molteplici polemiche. Nemmeno la lettera di Benedetto XVI ha influenzato il consiglio d'amministrazione del museo.



La decisione è arrivata a maggioranza: 6 sì contro 3 no. Nessuna dimissione o sconfessione per la direttrice del Museion, Corinne Diserens, strenua sostenitrice dell'esposizione dell'opera.



La statua raffigura una rana crocifissa che stringe in una zampa un boccale di birra e nell'altra un uovo. Kippenberger, scomparso precocemente, a 44 anni, nel 1997, la intendeva come un simbolo contro l'ipocrisia del guardare più all'apparenza che all'essenza delle cose.

http://www.romagnaoggi.it/cronaca/2008/8/29/101135/

martedì 26 agosto 2008

ANCHE MUCCHE E CAPRIOLI HANNO UNA BUSSOLA MAGNETICA

25/8/2008 - RICERCHE

Anche mucche e caprioli
hanno una bussola magnetica





ROMA
Anche buoi, mucche, cervi e caprioli sono dotati di un sesto senso magnetico, in base al quale pascolano e riposano con il capo rivolto verso il nord e il sud magnetici della Terra. La scoperta, la prima che mostra su larga scala la magnetoricezione per questi mammiferi, è annunciata sulla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze, Pnas, da un gruppo di ricerca tedesco e ceco coordinato dalla Germania con l’università di Duisburg-Essen.

La propensione per gli animali delle mandrie ad assumere una posizione omogenea era un fenomeno già noto ma collegato, finora, a fenomeni atmosferici, come vento e condizioni di luce. Ipotesi che ora sono state escluse dalla grande mole di informazioni raccolte su oltre 11.000 capi di bestiame, esaminati grazie ad immagini satellitari e sul campo in varie condizioni atmosferiche e in aree del mondo molto differenti fra loro, dagli Stati Uniti, all’Australia. In particolare sono stati osservati 8.510 capi di bovini in 308 pascoli, grazie alle immagini disponibili su Google Earth e 2.974 fra cervi e caprioli studiati dal vivo in oltre 225 zone della Repubblica Ceca.

I dati hanno mostrato che ovunque le mandrie quando pascolano e riposano, tendono ad allineare l’asse del corpo verso il nord o il sud magnetico e in base alle linee del campo magnetico terrestre. La caratteristica di possedere una sorta di ’bussola magneticà era stata già provata su uccelli, testuggini, cavalli, cetacei, molti roditori e una specie di pipistrello, ma è la prima volta che questa sensibilità viene dimostrata sulle mandrie di buoi, cervi e caprioli. La scoperta che mostra come la magnetoricezione sia molto più diffusa di quanto immaginato e che molti tipi di animali possono in qualche modo essere influenzati dal campo magnetico, secondo i ricercatori, apre la strada a studi sui magnetorecettori in generale e sfida i biofisici a spiegare i meccanismi collegati, con un elevato potenziale per l’etologia applicata alla zootecnia e al benessere degli animali.


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http://www.lastampa.it/lazampa/girata.asp?ID_blog=164&ID_articolo=640&ID_sezione=339&sezione=News

giovedì 31 luglio 2008

ROMA-OERATO BAMBINO AGREDITO DA PITBUL-I CANI IN CASA DIVENTANO SEMPRE PIU' AGGRESSIVI E PERICOLOSI !

Regioni - Lazio

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Aveva lesioni gravissime al volto

Roma, operato il bimbo aggredito da pitbull

Il piccolo è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia plastica, i medici si mostrano ottimisti sulla sua guarigione

ascolta la notizia
Roma, 31 lug. - (Adnkronos) - Si e' concluso all'ospedale Bambin Gesu' di Roma l'intervento chirurgico a cui e' stato sottoposto il bambino di nove anni aggredito a Guidonia Montecelio (Roma) da un pitbull. L'intervento ha avuto esito positivo.

L'aggressione era avvenuta questa mattina alle 9. Il bambino era stato accompagnato dalla zia materna e da un'amica di quest'ultima, proprietaria del cane, residente in un appartamento al pianterreno con giardino in via Bevilacqua. Appena entrati nel giardino, il bambino e' stato aggredito violentemente dal pitbull, subendo lesioni gravissime al volto. Liberato a fatica dalla morsa dell'animale, il piccolo e' stato soccorso in ambulanza e portato all'ospedale di Tivoli per le prime cure. Quindi e' stato trasferito al Bambin Gesu' di Roma per l'immediato intervento di chirurgia plastica. I medici si mostrano ottimisti sulla sua guarigione.

Sul luogo dell'aggressione e' intervenuta la Squadra Anticrimine del Commissariato di Polizia di Tivoli. Il pitbull e' stato preso in consegna dal Servizio Veterinario della Asl di Tivoli, e portato in un canile nei pressi di Palestrina. L'ipotesi di reato che gli inquirenti stanno valutando a carico dei proprietari del cane sarebbe quella di lesioni colpose.
http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/Lazio.php?id=1.0.2382550803

lunedì 28 luglio 2008

CONTRO L'ABBANDONO : VACANZE PER CANI E GATTI

24 luglio 2008
Gli spazi web utili per programmare l'estate degli amici a quattro zampe
Contro l'abbandono: vacanze per cani e gatti
Un numero verde della Provincia fornisce informazioni su alberghi, campeggi e spiagge che accettano gli animali, pensioni, veterinari

Beppe Convertini e Ellen Hidding testimonial per Oipa e City Angels contro l'abbandono (Emblema)
MILANO - «Se li lasci non vale». Questo lo slogan della nuova campagna contro l’abbandono degli animali lanciata dalla Provincia di Milano. Come le scorse estati, non si vuole fare leva su un generico appello ai buoni sentimenti: l’intento è soprattutto di indicare possibili soluzioni per evitare che cani e gatti vengano lasciati ai lati delle strade. Il che accade più di quanto si immagini: ogni anno in Italia vengono abbandonati circa 100 mila cani. Gli abbandoni in autostrada sono meno frequenti di un tempo; nel quinquennio 2003-2008 si è registrato, rispetto al quinquennio precedente, una diminuzione vicina al 60 per cento.
Cani e gatti vengono abbandonati, però, in altri luoghi, ad esempio davanti ai canili, nei centri cittadini e in prossimità dei luoghi di villeggiatura. In giugno, luglio e agosto vi è il massimo picco di abbandoni: si stima ammontino – su tutto il territorio nazionale – a circa 60 mila nei tre mesi. Ovvero 20 mila al mese, circa 650 cani abbandonati al giorno. E la Lombardia non fa una bella figura: secondo i dati del Servizio veterinario della Regione, le Asl recuperano circa 11 mila cani lasciati a se stessi (o smarriti) ogni anno, 900 al mese, più di 30 al giorno.

Il nuovo parco-canile comunale in zona Ortica, con 21 mila mq di verde (Emblema)
Un fenomeno triste e di ampia portata, che ha spinto la Provincia a mettere a disposizione dei cittadini un numero verde gratuito – 800.99.22.23 –, attivo tutto l’anno, ma utile soprattutto nei mesi estivi. Il call center fornisce informazioni su alberghi, campeggi e spiagge che accettano gli animali, pensioni per cani e gatti, veterinari, associazioni di volontariato e così via. «È importante migliorare la qualità del rapporto tra gli umani e gli animali», ha dichiarato l’assessore al territorio, parchi e diritti degli animali Pietro Mezzi. «Con questa campagna vogliamo attirare l’attenzione su una scelta mille volte sbagliata. Perché abbandonare un animale è un reato penale. Perché chi si è portato a casa un animale ha potuto apprezzare la grande gioia che la sua compagnia può regalare».
Quali sono, allora, le alternative per chi non può portare l’amico quattrozampe in vacanza? In assenza di amici o parenti che si prendano cura dell’animale, si può scegliere di ingaggiare un dog sitter o di affidarsi a una pensione studiata ad hoc per le sue esigenze. In entrambi i casi, oltre al numero verde della Provincia, può essere d’aiuto una ricerca su Internet. Basta cliccare su www.caneamico.it/dogsitter.htm o su www.dogsitter.it/it/cani/attualita/cani_milano.html per ottenere una lista di dog sitter attivi a Milano e dintorni. Mentre un buon elenco di pensioni lo trovate sulle Pagine Gialle (www.paginegialle.it), su www.animalservice.it o facendo una breve ricerca su Google. Alcune hanno un proprio sito, come Animal House (www.animalhousemilano.it), Attenti al Gatto (www.attentialgatto.com), Il Boschetto di Arconate (www.miciomiciobaubau.it), La Casa dei Gatti (www.lacasadeigatti.com), Animal Oasis (www.animaloasis.it), la Cascina Sporzano (www.caniegattiinpensione.it).
Su www.diamocilazampa.it, spazio web realizzato dall’Associazione Onlus Volontari Protezione Cani Abbandonati (via C. Battisti 19, San Donato Milanese, tel. 333.96.51.570), si trovano una banca dati di cani persi e trovati, un elenco delle cliniche veterinarie aperte 24 ore su 24, tantissimi consigli su dove passare le «vacanze con Fido», nonché i testi completi di decreti riguardanti il mondo degli animali.
Raffaella Oliva
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Copyright 2004 © Rcs Quotidiani Spa

http://www.corriere.it/vivimilano/numeri_e_indirizzi/articoli/2008/07_Luglio/24/estate_animali.shtml

LE FERIE E GLI ANIMALI ABBANDONATI

Le ferie e gli animali abbandonati

Le stime della LAV parlano di circa 140.000 animali abbandonati ogni anno. Anche se la cifra non riguarda solo il periodo estivo, con l'arrivo delle ferie assisteremo al sistematico abbandono di gatti, cani, e altri animali domestici sulle strade, nei boschi.

Ricordiamo che abbandonare un animale è un reato, che prevede l’arresto fino a un anno o l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro (art. 727 Cp).

Ricordiamo inoltre che esistono soluzioni alternative all'abbandono, esistono canili e gattili, pensioni per gli animali, e che l'abbandono per molti animali significa sofferenza e morte. E che non sempre partire per le ferie significa non poter portare con noi il nostro animaletto. Sia per i cani che per i gatti esistono campeggi, alberghi e altre strutture che permettono la presenza di animali, e che a volte mettono a disposizione anche attrezzature e spazi per alloggiare i nostri animali.

Usate i motori di ricerca: digitate il nome della località dove dovete passare le vacanze, e aggiungete alla parola "pensioni per cani" (o per gatti), oppure scegliete appunto la struttura in base alla disponibilità o meno di strutture di accoglienza. E soprattutto, usate la coscienza.

Segnaliamo alcuni links interessanti:

Amici di Paco
Associazione nazionale per la difesa dei cani.

http://www.chupacabramania.com/articoli/animali/abbandono_animali_domestici.htm
Interessante e completo articolo, con le campagne, sentenze della cassazione, testi di legge sull'abbandono degli animali.

Enpa
Sito web dell'Enpa, Ente Nazionale Protezione Animali

Infine, invitiamo a segnalare alle autorità gli abbandoni, e a fare il possibile in presenza di animali lasciati a se stessi. Per il resto, buone ferie!
http://www.laboo.biz/infogatto/ferie-animali-abbandonati.php

ENTE PROTEZIONI ANIMALI-UN'ESTATE SENZA ANIMALI ABBANDONATI

Iniziative

Un'estate senza animali abbandonati


Amati e ripudiati. La sola fortuna di chi abbandona gli animali è che loro non possono parlare. A loro manca la parola, ma se potessero parlare avrebbero molto da dire. Migliaia, ogni anno, gli animali abbandonati: il problema è più evidente nei mesi estivi, quando il cane o il gatto sembrano un problema irrisolvibile, un problema che addirittura sembra mettere in forse le vacanze dei padroni. E così dopo la convivenza, dopo i bei momenti passati insieme, dopo averli nutriti e fatti sentire a casa, migliaia di animali vengono lasciati per strada senza nessun rimorso. E se loro - gli animali - non possono parlare, gli uomini giudicano e la legge condanna: l'abbandono è un reato…


LA CAMPAGNA. E' partita la campagna antiabbandono 2004 dell'Ente Nazionale Protezione Animali. Dallo scorso maggio, il cagnetto dagli occhi malinconici, il gattino disperato e il pesce attonito sono i testimonial della campagna della Protezione Animali. Una campagna ripetuta a furor di popolo: lanciata nell'estate del 2003, il cagnetto, il gattino e il pesce hanno riscosso molto successo. Realizzata da McCann-Erickson, patrocinata da Pubblicità Progresso, diffusa anche da Aiscat, Anas, Autogrill e Cciss Viaggiare Informati sull'intera rete autostradale, vincitrice del premio Top Brand Advertising, la campagna proseguirà sino al 31 agosto. Lo spot televisivo, intanto, è già stato mandato in onda sulle tre reti della Rai e fino alla fine dell'estate sarà trasmetto dai network nazionali e dalle televisioni locali in tutto il Paese. Il lavoro di coordinamento dell'intera campagna è stato svolto dal Centro Comunicazione&Sviluppo dell'Enpa, che ha sede a Bra.


LA T-SHIRT. La campagna antiabbandono 2004 avrà, inoltre, un altro “veicolo” di diffusione: le t-shirt. Il Centro Comunicazione&Sviluppo ha preparato infatti la maglietta antiabbandono. Una t-shirt che è una denuncia, un invito a non abbandonare gli animali, un manifesto; ma è anche un capo di abbigliamento di qualità, pensato con gusto e seguendo le ultime tendenze delle moda. Il soggetto scelto è il pesciolino attonito, rosso su sfondo blu. Lo slogan ricalca quello delle locandine che gli italiani troveranno sui giornali e sulla rete autostradale: “Mi manca la parola. Per tua fortuna.”. Sarà possibile acquistare la maglietta nelle sezioni dell'Enpa, sul sito web della Protezione Animali (l'indirizzo è www.enpa.it, basta cliccare sul link “Enpa shop” per consultare il catalogo con la t-shirt antiabbandono ma anche con altri simpatici gadget la cui diffusione aiuta l'Enpa e le decine di migliaia di animali accuditi quotidianamente). Si può anche ordinare la maglietta telefonicamente (telefono 0172/425130), via fax (0172/422893) o via mail (enpashop@enpa.it).


GLI ABBANDONI. La scelta del pesciolino sulla t-shirt non è casuale: chi pensa infatti che il fenomeno dell'abbandono possa riguardare solo i cani, sbaglia. Probabilmente il fenomeno dell'abbandono dei cani è più evidente rispetto all'abbandono di altri animali e provoca, tra l'altro, non pochi incidenti stradali. Ma ogni anno vengono ripudiati - non solo nei mesi estivi - migliaia di gatti, di pesci e tanti altri animali. Sul piano della repressione, prima dell'estate potrebbero arrivare novità: la nuova legge sui maltrattamenti, attualmente in discussione al Senato, inasprisce le pene per chi abbandona gli animali. Se la proposta di legge dovesse essere approvata nelle prossime settimane, l'abbandono diventa un delitto (e non più una contravvenzione) e chi senza nessun rimorso si “libera” dei propri animali rischia fino a un anno di carcere. Intanto, con o senza la nuova legge, la speranza dell'Enpa è che il numero degli animali abbandonati quest'anno possa subire - anche grazie alla campagna in corso - una riduzione. La Protezione Animali è impegnata inoltre con una campagna di informazione, sul sito web www.enpa.it, per facilitare le vacanze delle famiglie italiane con Fido al seguito. Sul sito ci sono infatti le informazioni per andare all'estero con i propri animali e la lista delle spiagge e delle strutture turistiche che accettano cani e gatti. Molte sezioni Enpa, invece, sono impegnate da mesi a convincere le amministrazioni comunali ad aprire spazi per gli animali e a rimuovere inutili divieti (soprattutto in spiaggia) per i cani e i gatti. L'abbandono si combatte anche così.


:: ASCOLTA LO SPOT RADIOFONICO



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Sfoglia le altre iniziative:

Chiamate il mio avvocato
Adozione a distanza. Un'emozione vicina.
Adotta a distanza un ex-Combattente
Un'estate senza animali abbandonati
Legge sulla tutela dei cavalli
La prima carta di credito a favore degli animali
Delfini Enpa per le scuole elementari





ENTE NAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI - Via Attilio Regolo, 27 - 00192 ROMA
Realizzazione TheRightHand
Per qualsiasi contatto con il nostro Ente: enpa@enpa.it



http://www.enpa.it/it/iniziative/antiabbandono/index.html

SE ANDATE IN VACANZA NON ABBANDONATE I VOSTRI ANIMALETTI !

CONTRO L'ABBANDONO DEGLI ANIMALI DOMESTICI DURANTE LE VACANZE



SE VAI IN VACANZA NON ABBANDONARE IL TUO CAGNOLINO O IL TUO GATTINO-SENZA LE TUE CURE IL TUO AMICHETTO SOFFRE

ED E' IN PERICOLO-TROVA QUALSIASI SOLUZIONE-COME AFFIDARE IL TUO AMICHETTO AD AMICI O A QUALCHE CENTRO-MA NON

ABBANDONARLO-IMMAGINA DI ESSERE TU STESSO UN GATTINO VORRESTI ESSERE LASCIATO SOLO SENZA CIBO ED ACQUA IN TANTI PERICOLI ?



http://groups.google.com/group/scienza-e-tecnologia?hl=it

lunedì 14 luglio 2008

PITBULL UCCIDE L'ANZIANA PADRONA !

Regioni - Sardegna

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A dare l'allarme è stata la dirimpettaia della donna sentendo dei rumori

Sassari, anziana morta azzannata dal suo pitbull

E' stata ritrovata cadavere nella sua abitazione in via Diaz dove viveva con tre cani, ora sequestrati dal pm. Sul braccio destro le è stata rilevata una profonda ferita dovuta ai morsi. Ma è ancora da chiarire la dinamica del fatto

ascolta la notizia
Sassari, 14 lug. - (Adnkronos/Ign) - Un'anziana questa mattina è stata trovata cadavere all'interno del suo appartamento in via Diaz a Sassari. Paola Dessole, 77 anni, che viveve insieme ai suoi tre cani, al momento del decesso era sola in casa. Sul suo corpo è stata rilevata una profonda ferita sul braccio destro provocata dal morso di uno dei cani. Forse le è stata recisa un'arteria ed è morta dissanguata. A dare l'allarme alla polizia, immediatamente accorsa, è stata la dirimpettaia della vittima che, dopo aver sentito alcuni rumori provenire dall'appartamento della vicina ha tentato invano di chiamarla.

Il pm del Tribunale di Sassari, Paolo Piras, ha disposto il sequestro dei tre cani. Gli animali, un pitbull, un meticcio incrociato sempre con un pitbull, e un altro meticcio di grossa taglia, sono stati affidati a un canile della Lida. Intanto è stato disposto il trasferiemnto del corpo dell'anziana nell'Istituto di medicina legale di Sassari. L'esame autoptico, che sarà svolto al massimo domani mattina, aiuterà a ricostruire la dinamica del fatto accertando le cause di morte: se l'anziana quindi è deceduta per l'aggressione del cane o se era già morta, magari per un malore, e successivamente uno degli animali, allertato, l'abbia trascinata per un braccio. Nella palazzina dove viveva la vittima gli abitanti parlano di una "tragedia annunciata" e segnalano che più volte era stata denunciata la pericolosità dei cani.



http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/Sardegna.php?id=1.0.2336742100

domenica 13 luglio 2008

GEOMETRA INVENTA ALBERO POMODORO/MELANZANA

Invenzione di un siciliano



Un albero di melanzane e pomodori
per battere la fame nel mondo
di Andrea Cottone

Dal capoluogo siciliano arriva una risposta alla crisi alimentare mondiale: l'albero di melanzana e pomodoro. L'idea e la sua realizzazione è di Giuseppe Marino, geometra palermitano con l'hobby della genetica botanica.

L'albero di ortaggi nasce da un arbusto capace di crescere anche in condizioni impervie, di resistere alle malattie e alla scarsa irrigazione. È il "solanum torvum", pianta spinosa dell'America tropicale, che può essere coltivata ovunque, grazie proprio alle sue capacità di resistenza. Necessita solamente di una potatura invernale e 'produce' fra aprile e ottobre. Grazie a un innesto naturale a questo arbusto, senza ricorso agli Ogm, nasce così l'albero di melanzana e pomodoro che produrrebbe un raccolto più abbondante, con ortaggi di maggiori dimensioni e di qualità organolettiche anche superiori rispetto alla coltura a terra.E non è la prima scoperta del geometra-botanico palermitano. In passato si era già dedicato alla 'creazione' di angurie giganti e da tre anni perfeziona la coltivazione della melanzana su albero. La tecnica consiste nell'impiantare su questi arbusti di origine tropicale varietà della melanzana: dalla 'tunisina', alla 'nostrana' fino a quella bianca, ricavando raccolti costanti e abbondanti.

Ora la nuova sfida dell'albero di melanzana e pomodoro. “Ho riscontrato una perfetta simbiosi – spiega Giuseppe Marino (nella foto con l'albero di melanzana) – tra il ‘Solanum torvum’, parente stretto del ‘Solanum sodomaeum’, che cresce spontaneamente nei nostri giardini, e il pomodoro, che non è altro che il ‘Solanum licopersicum’. Il pomodoro così innestato – aggiunge – si sviluppa in maniera straordinaria e produce un’abbondantissima fioritura che cresce assai rigogliosa, promettendo frutti di eccezionali dimensioni e di ottime qualità organolettiche”.

In attesa che i grandi della terra tornino a riunirsi per decidere come risolvere il dramma della fame nel mondo, un geometra di Palermo ha offerto un piccola soluzione al grande problema

http://www.ilove-sicilia.it/ils/index.php?option=com_content&task=view&id=563&Itemid=123

venerdì 11 luglio 2008

TENERE IN CASA CANI DIVENTA SEMPRE PIU' PERICOLOSO

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IL CASO
Cane preleva bimba dalla culla per portarla in giardino
Gli esperti: «l’errore sta nei comportamenti dei genitori della bimba e padroni del cane»
11/7/2008
PADOVA
Una bambina di due mesi, ieri mattina, è stata prelevata dalla culla dal cane di casa e trascinata giù per le scale di una villetta, con ampio giardino, a Conselve (Padova).

La piccola, soccorsa dalla madre, che aveva sentito il suo pianto, e poi trasportata in elicottero al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale di Padova, non è in pericolo di vita anche se è stata sottoposta ad una serie di visite e tenuta in osservazione.

Il cane, un husky di nome Sky si trovava in giardino, sarebbe salito fino al primo piano e con i denti l’ha presa per il torace ed ha cominciato a trascinarla scendendo le scale. È stato bloccato dall’intervento della madre che ha chiamato i soccorsi. All’arrivo del medico la piccola piangeva ed era vigile.

Stupore nella famiglia per il comportamento del loro cane, in famiglia da tre anni, «è una cosa che non ci saremo mai aspettati - ha detto uno zio della bimba - è sempre stato così buono, sereno, non c’è mai stato un problema».

Sky è stato messo sotto osservazione dei veterinari ma, assicura un veterinario di Roma esperta in comportamenti dei cani, Valeria Callori di Vignale, «non può e non deve succedergli nulla di male perchè nulla di male ha fatto e nulla accadrà alla bimba tenuta anche lei sotto controllo medico. Posso immaginare solo che diventeranno grandi amici».

Callori di Vignale espone varie ipotesi per spiegare l’azione dell’huscky. «Nella maggior parte dei casi, l’errore sta nei comportamenti dei genitori del neonato e padroni del cane».

«Faccio molte lezioni alle coppie che - aggiunge - prendono un cane e lo crescono come fosse un figlio, quindi in modo sbagliato. Quando alla coppia nasce un bimbo, eliminano affettivamente il cane. E succede proprio a quelle coppie che sono state più morbose con l’animale».

«Durante le lezioni, insegno loro che bisogna invece - spiega il veterinario - appena si torna dall’ospedale, mettere il bambino vicino al cane e farlo odorare, anche leccare. Il cane non passa nessuna malattia al bimbo, sono idee sbagliate. Non mi è mai successo nella mia carriere di vedere un bimbo malato perchè gioca con il cane, anzi un rapporto stretto con gli animali, fa crescere meglio i bimbi». «Se ciò non avviene, il cane va in depressione e - aggiunge Callori di Vignale - i comportamenti possono essere di autolesione, l’animale cioè si morde zampe e coda, o al contrario, di aggressività verso il bambino».

«In questo caso però ci potrebbe essere anche un ’altra motivazione. Se il cane fosse femmina - secondo il veterinario - si potrebbe anche pensare che, non avendo cuccioli suoi ed essendosi affezionata al bimbo, lo volesse portare nella sua cuccia per accudirlo e nutrirlo».

http://www.lastampa.it/lazampa/inc/stampa.asp?ID_blog=164&ID_articolo=527
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mercoledì 16 aprile 2008

GREENPEACE-BALENE-STRAGE LIMITATA

AMB - Balene, Greenpeace: Rientra flotta nipponica, strage limitata

Roma, 15 apr (Velino) - Dopo una “fallimentare” missione di caccia la Nisshin Maru, la nave macelleria della flotta baleniera giapponese, è entrata oggi nel porto di Tokyo per scaricare carne di balena. Gli attivisti di Greenpeace hanno circondato la nave nipponica aprendo uno striscione con la scritta “Failled”. Il governo del Giappone, per continuare la sua “ricerca scientifica” che fino a oggi è costata la vita a oltre otto mila balene, si era assegnato una quota di 935 balenottere minori, 50 balenottere comuni e 50 megattere e dopo le prime proteste internazionale aveva dichiarato di rinunciare alle megattere. Secondo l’Agenzia ittica giapponese le baleniere nipponiche, braccate dalle navi degli ambientalisti della Sea Shepherd, sono riuscite a pescare soltanto 551 balene nell’anno fiscale 2007, chiuso a fine marzo, ovvero il 60 per cento della quota prevista in partenza di quasi 900 cetacei da catturare e studiare - secondo la motivazione usata - a fini scientifici. Stando al rapporto dell’Agenzia ittica, che ha presentato lunedì il bilancio dell’ultima stagione di pesca alle balene nell’oceano Antartico, tutti i 551 cetacei arpionati dalle baleniere nipponiche appartengono alla specie Minke, di cui era stata prevista una cattura di 850 esemplari.

Il ministero della Pesca del Giappone ha dichiarato che la quota non è stata rispettata a causa delle “interferenze”, cioè delle attività di protesta. La nave di Greenpeace “Esperanza” ha infatti inseguito la Nisshin Maru per quindici giorni, bloccando le operazioni di caccia di tutta la flotta. Prima dell’inizio della stagione di caccia, l’Istituto per le Ricerche sui Cetacei, che per conto del governo nipponico conduce il programma di caccia baleniera, aveva dichiarato che c’era un “rapido aumento” delle balenottere comuni: addirittura nove mila esemplari solo in due aree limitate dove hanno operato i balenieri. “Il fatto che non siano riusciti a trovarne nemmeno una è un’ulteriore prova del penoso livello di questa ‘ricerca’ - si legge nella nota di Greenpeace -. Se era una ricerca scientifica, perché la Nisshin Maru è scappata per quasi otto mila chilometri? E come mai non sono riusciti a catturare nemmeno una balenottera comune? Dovevano essercene nove mila in un fazzoletto di mare, ma non ne hanno trovata nemmeno una!”. L’associazione ambientalista, inoltre, ha chiesto di investigare sulle numerose irregolarità osservate durante la caccia baleniera, come il rifornimento in zona vietata (l’Antartide è considerato “Area Fragile”) e il commercio di carne di balena con Panama in violazione delle norme della Convenzione Cites sul commercio di specie protette. “Ormai è chiaro che la caccia baleniera è una vergogna - conclude la nota di Greenpeace -, e sempre di più anche nei media nipponici ci si chiede perché il governo del Giappone continui a erogare sussidi per un’attività contro cui monta un’opposizione crescente dentro e fuori il paese”.

(fed) 15 apr 2008 13:42
http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=530186

ROMENO GIOCA CON LA VIPERA-SI SALVA PER MIRACOLO

(ANSA) - BUCAREST, 19 MAR - Un romeno di 22 anni di Timisoara e' sopravvissuto al morso di una vipera che si era messo in bocca per fare una bravata. Il giovane si era portato il rettile dalla montagna, adottandolo come animale di compagnia e poi durante una festa con gli amici, dopo qualche bicchierino in piu', si e' infilato in bocca la vipera che lo ha morso in gola mentre veniva ingoiata. Portato subito in ospedale lo studente si e' salvato grazie alla somministrazione rapida dell'antidoto.


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POVERI PESCIOLINI-INVENTTA PESCA FACILE GRAZIE ALLA GENETICA

Un'equipe di scienziati statunitensi ha creato una varietà di pesce geneticamente modificato capace di suicidarsi per la gioia dei pescatori. L'animale, stando a quanto spiegato da Simon Miner, ricercatore presso l'US Marine Biological Laboratoy, è in grado di morire a comando: basterà fargli sentire uno specifico suono e come per magia il poveretto emergerà dalle profondità marine pinne all'aria.
Il progetto, finanziato dal governo Usa con 135mila dollari, prevede infatti che i pesci in questione, spigole e orate per prime, possano essere lasciati liberi nel mare. In questo modo cresceranno più di quanto non avvenga in un comune allevamento.
Quando il pescatore avrà necessità di pescare non dovrà far altro che uscire in barca, accendere il diffusore acustico (capace di riprodurre una frequenza specifica e solo quella) e attendere che il frutto del proprio lavoro torni autonomamente a galla così da poterlo raccogliere.


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29-03-2008

venerdì 14 marzo 2008

OLANDA :VIETA LA ZOOFILIA

Basta sesso fra uomini e animali. Il Parlamento olandese ha approvato una legge che vieta espressamente, e una volta per tutte, la zoofilia. Vietato dunque tentare di avere rapporti sessuali con criceti, ippopotami, passerotti, leoni, rinoceronti e con qualsiasi altra specie diversa da quella umana. La nuova norma, voluta fortemente dal deputato laburista Harm Evert Waalkens, prevede per i trasgressori fino a sei mesi di carcere.
La precedente legge vietava questa pratica solo in caso di maltrattamento, come dire che in alcuni casi, far sesso con una povera bestia, poteva non esser considerato tale. Stando a quanto si apprende la legge è arrivata proprio in concomitanza di un insolito boom: mai come in questo periodo, in tutto il paese, si è assistito ad un'impennata delle vendite dei video porno con animali.
E non a caso c'è chi si lamenta. Un dirigente della Topscore, azienda olandese specializzata in questo genere di pellicola ritiene che si tratta di una norma ingiusta. "Quelli con animali - spiega il manager senza però rivelare il proprio nome - è la ciliegina sulla torta, la richiesta è in continua crescita. Nell'ultimo anno, soltanto con questo genere di film, l'azienda ha fatturato quasi 2 milioni di euro: "Più di quanto guadagniamo con il porno normale".
Il dirigente della Topscore ha fatto tuttavia delle affermazioni ancor più incredibili. Waalkens, secondo il manager, avrebbe peccato di ingenuità nel chiedere l'approvazione di una legge così restrittiva. "È tutto volontario - ha spiegato - neanche gli animali sono costretti: se uno non vuole una cosa non la fa. Un cane morde e un cavallo scalcia".
Comunque sia l'Olanda non è il solo Paese al mondo ad essersi schierato in difesa degli animali. Anche in Florida il problema del sesso fra uomini e animali è particolarmente sentito. Lo "stato del sole" vieta espressamente agli uomini di far sesso con un porcospino anche se poi non si comprende se per tutelare l'uomo dagli aculei o l'animale dal "maiale di turno".

http://notizie.tiscali.it/stranomavero/articoli/08/marzo/sesso_animali_uomo_vietato_olanda_555.html

lunedì 3 marzo 2008

MINNI UNA CAGNOLINA CHE I PADRONI VOLEVANO UCCIDERE SI E' SALVATA!

A volte il soprappeso può essere una condanna a morte. Lo ha provato sulla sua pelle Minni, una cagnolina con qualche chilo di troppo: i suoi padroni pensavano a farla sopprimere perché grassa com'era non potevano più tenerla in casa. Inoltre sempre a causa del suo peso nessuno la voleva adottare. Per fortuna la cagnolona, una labrador di sei anni, è stata salvata in extremis da un amante degli animali, che l'ha messa subito a dieta.
La dieta di Minni - In soli cinque mesi Minnie ha perso la bellezza di 13 chili, scendendo da 59 a 46. Grazie al peso perso è stata scelta come il volto di una campagna per sensibilizzare il pubblico sui rischi per la salute degli animali obesi. "Sapevamo che sarebbe stata una bella sfida prendersi cura di una bestia così grassa, ma sono felicissimo per come è riuscita a perdere peso. Quando l'abbiamo presa non riusciva a fare esercizio come avrebbe dovuto, ma grazie alla dieta a cui il veterinario l'ha sottoposta è riuscita per la prima volta a salire le scale. E' stata dura, c'é ancora molta strada da fare, ma ne vale la pena", ha detto il suo nuovo padrone Garry Bristow. La forma ritrovata - Grazie alla forma ritrovata Minnie è stata ospite d'onore della conferenza europea sull'epidemia di sovrapeso tra gli animali domestici, tenutasi a Londra presso il Wellcome Centre, dove è stato lanciato un progetto di ricerca e sensibilizzazione sul problema. "Abbiamo provato a combattere e prevenire l'obesità degli animali per 20 anni, ma il problema sussiste. In realtà nonostante gli sforzi, sembra essere peggiorato", ha detto Mark della Royal Society for the Protection of animals, secondo il quale è necessario sperimentare approcci innovativi e diversi per risolvere il problema.
http://petclub.animali.tiscali.it/articoli/2008/febbraio/29/la_storia_di_minni_123.html

ORRORE IN INGHILTERRA-CANI SANI UCCISI PER LA RICERCA SCIENTIFICA!

Orrore in Inghilterra, cani sani uccisi in nome della ricerca
E' scandalo nella civilissima Inghilterra. Il Sunday Times ha denunciato che il Royal Veterinary College (Rvc), la più antica e prestigiosa istituzione veterinaria del Regno Unito, acquista in segreto parti di cani sani che sono stati uccisi in una clinica privata per animali, al fine di compiere le sue ricerche sugli organi. Il terribile commercio va avanti da almeno tre anni. La denuncia del Sunday Times - Un giornalista del Sunday Times ha scoperto che il personale della Greyhound Clinic nell'Essex uccide per 30 sterline l'uno dei levrieri "perfettamente in salute". Secondo il giornale, il giornalista ha telefonato a una dirigente della clinica, Donna Atkins, affermando di voler eliminare due levrieri perchè "non aveva posto per loro". Quando poi si è recato nella clinica, ha trovato due studenti di veterinaria dell' Rvc che gli hanno descritto come pratica normale il prelievo di parti di animali sani destinati ad essere abbattuti. La replica della Royal College - Un portavoce del Royal College ha confermato al Sunday Times l'accordo con la clinica, ma ha spiegato che i padroni devono firmare un modulo dove indicano di essere consapevoli della sorte del loro cane: "La decisione di effettuare l'eutanasia - ha detto - deve essere presa con il consenso del padrone e del veterinario, e previa autorizzazione scritta del padrone".L'indignazione delle associazioni animaliste - La pratica ha "inorridito" la Royal Society for the Prevention of Cruelty Against Animals (Rpsca, che combatte la crudeltà contro gli animali). L'associazione animalista si è detta "scioccata" per questa circostanza che mostra come i levrieri siano sistematicamente uccisi per profitto. E Maureen Purvis, del gruppo che si batte per la tutela dei cani da corsa Greyhounds UK, ha paragonato questa vicenda con quella di Burke e Hare, i due ladri di cadaveri che nell'Ottocento rifornivano le scuole di medicina. "È l'equivalente canino di quella storia. Sono dei macellai", ha commentato Purvis.

http://petclub.animali.tiscali.it/articoli/2008/marzo/03/cani_uccisi_inghilterra_123.html

sabato 1 marzo 2008

A.I.D.A.A.-ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE

Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente
Chi Siamo
A.I.D.A.A. opera oramai da alcuni anni su tutto il territorio nazionale.Era nata come un’associazione che si autodefiniva “nuova”, un’associazione per difendere animali ed ambiente, un’associazione che con pacatezza, intelligenza e buonsenso voleva promuovere la cultura del rispetto per la vita e per l’ambiente che ci circonda, per questo equilibrio che caratterizza il nostro ecosistema, ma anche e soprattutto, per gli animali, siano essi domestici o selvatici.
Questo in breve lo scopo con il quale è nata AIDAA, l’Associazione Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente. L’associazione si è costituita nello studio del notaio Ricci di Milano l’1 Marzo 2004. Cosa abbiamo fatto in tre anni di attività? Abbiamo dimostrato che la nostra forza non sono i numeri. La nostra forza è il rispetto della legge. Abbiamo dimostrato che poche persone disposte a firmare un atto di denuncia ai Carabinieri o un ricorso al Tar riescono a fare molto anche quando la denuncia è archiviata o il ricorso è respinto. Il Perché? Perché nell’indifferenza generale qualcuno effettua controlli tentando di smuovere le acque torbide.
Due i compiti maggiori che l’associazione si è prefissata: il primo riguarda l’assistenza legale gratuita ai soci, e non solo, per reati legati al patrimonio ambientale, ai disastri che colpiscono l’ambiente e per combattere il maltrattamento degli animali. Questo servizio, presente su tutto il territorio nazionale, è coordinato dall’avv. Maria Morena Suaria ed è assolutamente gratuito. Crediamo di poter tranquillamente affermare che chi tra Voi si è rivolto alla nostra associazione ha, nel 98% dei casi, ottenuto almeno una risposta. C’è però ancora molto da fare: vivisezione, macellazione, trasporti di animali, feste e tradizioni cruente…
Aidaa, che ha la sua sede nazionale a Milano, ha nel suo statuto anche una serie di progetti volti ad “educare” ed informare il cittadino….anche quando questo è il “Primo Cittadino”….
Per diventare socio AIDAA è sufficiente effettuare un bonifico di euro 20 (quota minima) sul conto corrente bancario aidaa COORDINATE BANCARIE AIDAAconto corrente n. 10391abi 06906 cab 33620CODICE IBAN IT03R0690633620000000010391Intestato ad: ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTEPRESSO BANCA REGIONALE EUROPEA.Agenzia di Pregnana Milanese Piazza Primo Maggio 1Causale: rinnovo tessera, o prima iscrizione o donazione 2008
http://www.softvalue.it/PRG_STANDARD/ChiSiamo.aspx

ZOOFILIA-AIDAA DENUNCIA-MENO MALE!

SESSO CON ANIMALI A PAGAMENTO. AIDAA DENUNCIA SETTE SQUILLO MILANESI

Milano (9 gennaio 2008) Una querela denuncia a carico di sette prostitute milanesi che usano animali per i loro incontri sessuali a pagamento con clienti facoltosi.
Le sette prostitute che operano nella città di Milano sia di nazionalità italiana che originarie dei paesi dell'est Europa e dell'Asia si fanno pagare fino a duecento euro per una prestazione che prevede la partecipazione attiva di un'animale (nei casi controllati si tratta di cani di piccola e media taglia), per questo motivo il presidente nazionale dell'associazione italiana difesa animali ed ambiente Lorenzo Croce ha inviato questa mattina alla procura della repubblica di Milano un dettagliato esposto indicando i numeri di telefono e gli indirizzi forniti dalle prostitute che accettano di fare sesso con l'ausilio di cani denunciando le meretrici per violenza, sfruttamento e maltrattamento di animale di affezione.
AIDAA da diverse settimane stava monitorando questo fenomeno del quale erano giunte alcune segnalazioni da persone residenti nei condomini dove le prostitute operano.
Attraverso il costante monitoraggio via telefono degli annunci di proposte di sesso a pagamento che appaiono sulle riviste specializzate, sui quotidiani e nei siti internet specializzati i volontari dell'associazione animalista sono riusciti a individuare sei donne ed un transessuale di nazionalità sudamericana che alla domanda specifica se accettano di fare sesso con animali hanno risposto affermativamente dicendo di aver la possibilità di mettere a disposizione del cliente anche l'animale, in tutti i casi si tratta di cani di piccola e media taglia che secondo quanto promesso dalle prostitute parteciperebbero in maniera attiva alle attività sessuali.
Rispondendo poi alle varie domande poste alle squillo in questione abbiamo saputo che la tariffa per una prestazione sessuale con uso di animale costa da 200 a 300 euro con un incremento medio di 100-150 euro rispetto alla "tariffa base".
Non è invece dato sapere se gli animali vengono sottoposti anche a torture di carattere fisico in rapporti di natura sado-masochista.
Le prostitute operano rispettivamente nelle zona di piazzale Loreto, stazione centrale (Via Torriani e Plinio) e nella zona di Porta Romana e Viale Monza e Padova.
Nella querela inviata al tribunale di Milano a firma del presidente AIDAA si segnalano i "nomi d'arte" con cui queste squillo si fanno chiamare e i loro rispettivi numeri di telefono e indirizzi forniti attraverso le telefonate.
Inoltre AIDAA attraverso la responsabile legale avvocatessa Morena Suaria stà mettendo a punto delle denuncie personali anche contro chi eventualmente favoreggia questo sporco traffico di prostituzione con animali attraverso la messa a disposizione o l'affitto degli appartamenti dove operano queste prostitute.
"Quello del sesso con animali, al pari della pedofilia è un fenomeno strisciante ed allo stesso tempo assolutamente inaccettabile sotto il profilo morale e sotto il profilo etico- ci dice Lorenzo Croce- noi da tempo monitoriamo e denunciamo la presenza di migliaia di siti internet facilmente accessibili anche ai bambini dove si propongono filmati osceni di sesso con animali in varie forme, ora abbiamo le prove che questo schifo viene praticato anche a pagamento e con un mercato che non esito definire fiorente e che stando ai dati che abbiamo raccolto è ben più vasto rispetto a quello che siamo riusciti a fare emergere, vi sarebbero anche dei club privè a Milano dove queste pratiche vengono espletate anche in maniera multipla con presenza di più persone umane di ambo i sessi e diversi tipi di animali, è una sconcezza che deve essere assolutamente fermata".
ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE - AIDAAwww.aidaa.netdirettivo.aidaa@libero.it presidenza.aidaa@libero.itPer info 3926552051-3478883546
»

http://www.luigiboschi.it/?q=node/8222

ZOOFILIA SEMPRE PIU' DI MODA-GLI UOMINI CHE VANNO CON LE BESTIE SONO BESTIE!

Commercio sempre più vasto dedicato alla sessualità con animali.I nuovi confini della “sessualità”. Cosa si nasconde dietro ad una parola così semplice ma nel contempo tanto commercializzata? Attraverso internet osserveremo e troveremo le risposte ad una serie di domande su un fenomeno sessuale diffuso, quanto preoccupante, come il sesso con gli animali. D. – Cosa propone la rete ai curiosi navigatori in cerca di sesso? Di tutto. Alcuni dedicati al sesso tradizionale, come quello orale e anale, per poi sconfinare nel sesso di gruppo, l’incesto, sesso tra soggetti di svariate culture e pratiche più particolari come il fisting. A popolare il mercato si aggiunge anche una pratica sempre più diffusa, il sesso con gli animali. Esistono siti, riviste, forum che ne danno chiavi d’accesso, associazioni che tentano di combattere un fenomeno in continua espansione e la nostra testimonianza su come una pratica sessuale come quella tra essere umani ed animale sia così “facilmente accessibile”. D. – Come scoprire un mondo in cui gli esseri umani decidono di fare sesso con animali?Cominciando da un motore di ricerca pronto a portarci su svariati indirizzi. Basta solo un po di pazienza e il gioco è fatto. Dopo alcuni click ci si ritrova davanti ad un collegamento che porta ad una lunga lista di siti facilmente visionabili. D. – Come accedere ai siti? Su alcuni una frase che chiede all’utente la maggiore età (basta un solo click per continuare), su altri le immagini possono essere osservate anche senza alcuna richiesta. D. – In alternativa? A “guidarci” verso un argomento così particolare è stato un forum. In un topic aperto per l’occasione qualcuno ha suggerito la “parola chiave” per poter accedere ai siti stranieri. È bastato un copia e incolla. Questa volta però nessun messaggio per la maggiore età ad impedirne l’accesso. Un elenco d’immagini, video e quanto altro per poter osservare l’uomo compiere rapporti sessuali su svariati tipi d’animali. D. – Quali sono gli animali spesso coinvolti? Sono cavalli e cani ma la fantasia sessuale non ha limiti. I rapporti sono consumati anche con asini, maiali, serpenti oppure topi lasciati scorrere, attraverso dei tubi trasparenti, nella vagina. Le immagini mostrano di uomini che “consumano” rapporti sessuali anali con asini, mentre delle donne “vivono” rapporti orali con cani di svariate taglie e razze. Una sessualità presente anche su riviste acquistabili in rete alla modica cifra di 12,99 euro. D. – Le associazioni di categoria hanno denunciato spesso questo tipo d’abuso. A marzo 2007 Lorenzo Croce, presidente dell'associazione italiana difesa animali ed ambiente, ha inviato presso la procura della repubblica di Milano una denuncia. Oggetto della lettera erano i maltrattamenti subiti da sette cani da parte di prostitute o maitresse che “usavano” gli animali di piccola taglia per prestazioni particolari nei propri appartamenti di Milano e per la quale i clienti arrivavano a pagare fino a 200 euro. I cani erano utilizzati per riti d’iniziazione e preliminari. D. – In che modo lo stato italiano contrasta questo fenomeno? Difficile comunicare con il ministro della salute Lidia Turco. Proviamo quindi a dare uno sguardo alla nuova legge sui maltrattamenti degli animali. Entrata in vigore il 9 luglio 2004, e approvata dal Senato, ne riportiamo le svariate categorie.- Maltrattamento e doping;- elevazione da contravvenzione a delitto;- abbandono di animali;- detenzione incompatibile con natura degli animali e produttiva di grandi sofferenze;- spettacoli o manifestazioni con sevizie o strazio;- uccisione per crudeltà;- combattimenti fra animali e competizioni non autorizzate;- allevamento, addestramento, fornitura di animali per combattimenti;- effettuazione di scommesse, anche se non presente ai combattimenti o competizioni;- produzione, commercializzazione e importazione pelli di cani o gatti;- sperimentazione senza anestesia se non autorizzata.D. – Riguardo al commercio del sesso con animali? Nessun accenno. Alla domanda rivolta ad un veterinario sulla probabilità di rilegare questa forma di sessualità estrema nella sfera maltrattamenti la risposta è stata “non lo è perché all’animale provoca solo piacere e non sofferenza”. Ne siamo certi? D. – Come inizia la curiosità per questa pratica sessuale alternativa? A suggerircelo un topic aperto in un forum da una ragazza. Scrive “Ragazze e ragazzi ho un problema, un grosso problema. Sto impazzendo credo, da quando ho lasciato il mio ragazzo, con cui ho creduto di stare davvero bene e lo sono stata, circa due mesi fa, provo un'attrazione sessuale fisica per quasi tutti i ragazzi belli o brutti che siano ma è qui il problema ancor più grosso, sono attratta dal mio cane. Lui è sempre col suo pipino di fuori e spesso si affianca alle persone come per intraprendere un rapporto sessuale. E’ un pò matto ma ultimamente quando lo vedo con quel coso di fuori ho i brividi e sento il bisogno e lo stimolo di andare lì e fare “qualcosa”. Aiuto! Forse è proprio vero che i cani prendono dai padroni,o forse stavolta è il contrario. Penso di essere malata, a voi è già capitato? Ieri notte l'ho anche sognato, sto a pezzi, però sono veramente fuori di testa per lui!”. Un fenomeno in continua crescita, un mercato che vede avvicinarsi molti curiosi e che “deve” essere contrastata. A volte, a sbalordire, non sono le immagini e i video ma la facilità d’accesso con la quale è possibile visionarli (volutamente, all’interno dell’articolo, non sono stati inseriti particolari che potessero fungere da tramite tra siti e utenti “curiosi”)
http://www.reportonline.it/article4022.html

ZOO-UN FILM DI SESSO CON ANIMALI-SCHIFO!

Qualche tempo fa vi avevamo parlato di questo film tedesco che aveva fatto scandalo, perchè parlava dei rapporti sessuali tra uomini e animali. Ieri, il documentario Zoo è stato presentato al Festival di Cannes. E le polemiche riguardo a questo film così scandaloso non si sono fatte attendere.


Anteprime Cinema 2007Recensioni,

Zoo è un film diretto da Robinson Devor ed è stato presentato Quinzaine, una particolare sezione parallela al Festival di Cannes che propone nuovi autori, Zoo parla di un fatto di cronaca realmente accaduto: nel 2005 un uomo morì per lo sfondamento del colon. La polizia, dopo lunghe indagini, scoprì un gruppo di persone che si recavano in una fattoria dello Stato di Washington per praticare del sesso con dei cavalli.Robinson Devor ha deciso di girare il film proprio dopo aver conosciuto alcuni degli appartenenti a questo gruppo. Persone che compaiono nel film documentario nei dialoghi fuori campo per delle confessioni riguardo al caso.
http://www.haisentito.it/articolo/festival-di-cannes-presentato-zoo-ed-e-scandalo/4809/

LIBANO :ORRORE L'UOMO PUO' OLTRAGGIARE POVERE BESTIE SESSUALMENTE!

Libano, l’uomo è legalmente autorizzato a fare sesso con gli animali, ma gli animali devono essere femmine. Avere relazioni sessualicon un animale maschio è punibile con la morte.
http://www.esaurito.altervista.org/blog/?p=78

giovedì 21 febbraio 2008

CRUSCHING O SQUISHING-UCCIDERE ANIMALETTI PER L'ECCITAZIONE SESSUALE!

Animaletti uccisi per fare video sado-maso, una pratica che oltre a coinvolgere il sado-masochismo e il feticismo integra perfettamente anche la zoofilia. E’ quella definita del crusching o squishing, che in America è stata perseguita da una legge federale (106-152 (Title 18, Section 48) del 1999 in quanto tale pratica manifestava una crudeltà gratuita nei confronti di alcuni animali.
I crush o squish video rappresentano donne che vengono riprese in un’azione di schiacciamento di alcuni piccoli animali (topi, rane, pulcini, conigli nani…). Il piede della donna nudo, ovvero con una scarpa con un tacco a spillo, calpesta delicatamente l’animale terminando però con l’uccisione dello stesso.
Questa pratica estrema veniva utilizzata da alcuni uomini riprendendo la scena con una videocamera e provandone particolare eccitazione e piacere.

lunedì 18 febbraio 2008

STOP A CHI USA CANI PER L'ELEMOSINA

Prima di Natale, in corso Vittorio Emanuele, è stata la volta dei vigili, che hanno recuperato da una zingara un cucciolo che non dava quasi più cenno di vita. Hanno sequestrato l’animale, perché la legge vieta l’accattonaggio coi più piccoli, e fortuna ha voluto che al canile ci fosse una femmina che stava allattando altri piccoli. Per affrontare questi casi, è entrato in funzione dall’inizio del 2008 a Milano il presidio di guardie eco-zoofile che, grazie alla convenzione col Comune, si occuperà di prevenzione e tutela degli animali in difficoltà.
«È ora di dire basta all’uso degli animali per l’accattonaggio, all’abbandono dei cani, al maltrattamento», ha detto il garante per la Tutela degli animali, Gianluca Comazzi, presentando il gruppo di guardie. Se incrociate un padrone violento, se vedete un rasta con due a tre animali pelle e ossa, se trovate una rom chiede l’elemosina esibendo un cucciolo di pochi mesi, come spesso succede davanti ai supermercati o alle fermate del metrò, se vi cade l’occhio su il migliore amico dell’uomo saltare nel baule buio e senza aria di una vecchia autovettura, potete intervenire alzando la cornetta. Basta una telefonata ai numeri dell’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) allo 02.6427882, oppure del Comune allo 02.88467700, oppure inviare una mail a guardiemilano@oipaitalia.com, per attivare l’intervento delle guardie.
Il problema più sentito è il maltrattamento, ma preoccupano anche gli addestramenti illegali per il combattimento e altre pratiche incivili che minano la sopravvivenza e il benessere degli animali. «Era necessario potenziare le attività di prevenzione, controllo e repressione del fenomeno, secondo linee di indirizzo precise – ha sottolineato il Garante per la tutela degli animali - ecco perché è con soddisfazione che posso annunciare la nascita di questo presidio, reso possibile grazie alla disponibilità dell’Oipa che svolgerà il servizio di prevenzione e repressione. Il nostro obiettivo è di aumentare del 50% gli interventi contro il maltrattamento dei migliori amici dell’uomo». Le Guardie Eco-Zoofile saranno riconoscibili perché porteranno sulla divisa l’indicazione del Comune e diventeranno così un punto di riferimento, collaboreranno con le Asl e saranno di supporto sia alle strutture pubbliche e private, sia ai cittadini che ne facciano richiesta. E per chi fosse interessato ad agire, oltre che a denunciare, l’Oipa organizza un corso di preparazione e aggiornamento dei volontari. Per informazioni: Oipa Italia Onlus – Tel. 02/6427882.
Da il Giornale
Brava Moratti
Orpheushttp://orpheus.ilcannocchiale.it/?r=80623

LA STAGIONE VENATORIA-UN DISASTRO!

''Disastroso'' così definisce l'Enpa, il quadro della stagione venatoria che si chiude domani.
Oltre 200 milioni in base alle prime stime, gli animali uccisi da chi pratica il "nobile sport" della caccia.
A questo numero vanno aggiunti i cosiddetti ''abbattimenti selettivi'', cioe' le vittime della caccia in deroga e dei bracconieri.
''La caccia non e' un diritto, bensi' una concessione'' spiega l'Enpa, ed anche una concessione barbara, aggiungo io.
''I cacciatori hanno anche il privilegio di poter entrare nei fondi agricoli privati senza dover essere autorizzati dal proprietario, una ingiustizia contro cui le associazioni animaliste hanno intrapreso una raccolta firme''. Poi c'e' la questione delle deroghe rispetto alla caccia delle specie. Secondo l'Enpa la caccia in deroga e' causa della morte di centinaia di migliaia di piccoli uccelli (passeri, storni, corvidi) colpevoli di arrecare danni definiti ''gravissimi'' all'agricoltura ma mai accertati. Fringuelli e peppole, spiegano gli animalisti, ''vengono uccisi solo perche' rientrano nella cosiddetta caccia tradizionale e quindi per puro diletto''. Sulla caccia in deroga l'Enpa ha redatto un dossier: l' associazione nel 2007 ha accertato l'uccisione di oltre un milione e seicentomila esemplari.
Per la LIPU il bracconaggio é il nemico numero uno nella stagione venatoria 2007-2008, per contrastarlo ha messo all'opera 83 guardie venatorie che hanno effettuato quasi 1.000 controlli sul territorio nazionale, sequestrato oltre 2 mila trappole e denunciato 124 persone per caccia illegale, bracconaggio, uccellagione, commercio illegale di fauna.
''L'Italia e' sotto procedura d'infrazione dal 2006 - afferma Giuliano Tallone, presidente Lipu - anche per via di un utilizzo scorretto delle deroghe, che sono diventate, nel corso degli anni, una modalita' permanente di caccia alle specie protette. Insomma, una specie di trucco per poter cacciare di piu', che ha esposto il Paese alle forti censure della commissione europea e che, non si dovesse correre ai ripari, lo condurra' a sanzioni milionarie''.
E meno male che avevamo un verde come ministro dell'ambiente...
L'unico dato "positivo" é che 54 cacciatori si sono sparati fra loro, per errore e sono morti e 100 sono rimasti feriti.
Orpheus


permalink | inviato da Orpheus il 30/1/2008

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LA CACCIA ALLE BALENE

L'accordo tra Stati Uniti e Giappone per bloccare la caccia alle balene c'è. Lo ha annunciato l'ambasciatore americano a Tokyo, Thomas Schieffer, a un gruppo di giornalisti. La firma, se confermata anche da parte del governo nipponico, sarebbe un evento storico. Primo, perché la caccia alle balene è un'atrocità che nel XXI secolo non dovrebbe più esistere, così come quella delle foche in Canada. Secondo, perché il Giappone è il principale Paese cacciatore. Da solo ne uccide oltre mille, più della metà del totale ufficialmente denunciato, anche se i numeri veri non si sapranno mai. Per questo dichiarazioni del genere sono così importanti. L'ambasciatore ha detto che un gruppo di negoziatori americani e giapponesi ha studiato un documento proposto dagli Usa per porre fine alla mattanza. Per Schieffer si sarebbe giunti a un accordo affinché non si caccino più cetacei almeno fino alla prossima conferenza della Commissione Baleniera Internazionale, che si terrà in Cile a maggio del 2008. Gli Stati Uniti, così come l'Australia, stanno facendo sempre più pressioni su Tokyo perché proprio per queste settimane il governo nipponico ha programmato la più grande caccia "per scopi scientifici" mai fatta finora. Il Giappone, con la Norvegia, è il Paese che sfida apertamente ogni disposizione internazionale contro l'uccisione dei cetacei, e a poco può la Commissione Baleniera Internazionale. L'organiz zazione è l'unica a fornire le linee guida sulla caccia per evitare che si ripeta quello che è accaduto nel 1961, dove il numero di esemplari uccisi arrivò a 66.000. La Commissione ha reso operativa, nel 1986, una moratoria contro la caccia commerciale. L'anno dopo il Giappone ha dato il via a quella per "scopi scientifici". Di peggio fa solo Oslo, che dal 2001 ha ufficialmente ripreso il commercio internazionale della carne e del grasso delle balene. In queste settimane tutto è pronto per l'ultimo eccidio: la più grande mattanza mai organizzata dal Giappone. Si tratta di cinquanta balene che si dirigono verso l'Antartide per l'estate. È uno dei momenti in cui gli animali sono più esposti perché migrano verso sud lungo la costa australiana. Canberra ha fatto già sapere che scorterà le balene dall'alto, monitorandole con appositi aerei. Intanto tutti aspettano la conferma del governo giapponese sull'ac cordo con Washington, che salverebbe quei cinquanta cetacei.
fonte Libero
Si stanno estinguendo ma ancora c'é chi dà la caccia a questo gigante buono del mare. Comunque qualcuno ci prova a fermare le mattanze. Grazie agli USA.
Orpheus



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ARTE SADICA E CRUDELE-FRULLARE I PESCIOLINI ROSSI!

Peter Meyer, direttore del Trapholt Art Museum di Kolding (Danimarca), posa davanti ai frullatori con pesciolini rossi che facevano parte di una mostra allestita nello scorso mese di febbraio (2003). L’installazione, creata dall’artista danese di origine cilena Marco Evaristi, veniva azionata dai visitatori, spingendo il bottone che metteva in moto l’elettrodomestico. Ciò è valso a Meyer una denuncia per crudeltà nei confronti degli animali. Il tribunale lo ha assolto, perché i pesci morivano “all’istante” e “in modo umano”.

C’era una volta l’Arte, che scaturiva dalla parte migliore dell’essere umano, la più bella, quella che avvicinava a Dio per chi è credente, al mistero dell’universo per chi non lo é. Quella che toglieva il fiato, che faceva salire agli occhi lacrime di commozione.Quell’arte è morta insieme ai suoi più insigni rappresentanti.
Adesso tutto e' arte, e c’è anche chi fa passare per arte la crudeltà umana, il sadismo di chi si accanisce contro i più deboli e indifesi.
Capita quindi che in quel di Danimarca frullare pesci rossi sia considerata arte e in quel di Costarica far morire di fame e di sete un cane, anche.
Quello che lascia senza parole, ovviamente a parte l’iniquità dei presunti artisti, è che i visitatori delle mostre si sono mostrati indifferenti a tanta crudeltà, e che un tribunale abbia persino assolto il frullatore di pesci rossi vivi, perchè questi morivano in modo rapido ed "umano". Dando così all'aggettivo "umano" una valenza spietata, che ben si adatta all'animo di certi pseudo artisti.
D'altronde se un orinatoio é fra le opere più influenti del '900, il "frullatore di pesci", magari diventerà quella più rappresentativa del terzo millennio, perchè riflette il totale annullamento di ogni valore,
la totale resa dell'intelletto, dell'etica, dell'umanità, della compassione, del rispetto verso gli altri e verso la natura, alla PROVOCAZIONE estrema, che ha un'unica prerogativa disgustare lo spettatore.
Un mondo alla rovescia che si accanisce contro chi non può difendersi.
Orpheus



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UCCIDE CANE PER ARTE ORA SI SCUSA!

Biennale a rischio per Guillermo Habacuc Vargas, lo ‘'peudoartista'’ 50enne del Costa Rica che ha messo in mostra un cane randagio (guarda la fotogallery), legato in un angolo della sala, lasciandolo morire di fame e sete. Oltre 150.000 persone da tutto il mondo, in pochissimi giorni, hanno espresso la propria indignazione verso quella che, secondo loro, non può essere certo considerata un'opera d'arte.
A quanto pare Vargas avrebbe pagato dei bambini affinché catturassero un cane per poi utilizzarlo come 'opera d'arte' che consisteva appunto nel guardare l'agonia e la sofferenza fino alla morte. Ai visitatori sarebbe stato vietato di portare cibo e acqua e chiunque cercava di avvicinarsi per accudire l'animale veniva allontanato in malo modo con insulti. Sopra il cane morente, una scritta fatta di croccantini con la frase: ‘Eres lo que lees’ (‘Sei quello che leggi'). Secondo l’’artista’ lo scopo era quello di testimoniare l'indifferenza dell'essere umano nei confronti di altri esseri viventi. In un'intervista rilasciata a la 'Nación', ha dichiarato: "Lo scopo del lavoro non era causare sofferenza alla povera innocente creatura, bensì illustrare un problema. Nella mia città natale, San Josè, Costa Rica, decine di migliaia di randagi muoiono di fame e malattia e nessuno dedica loro attenzioni. Ora, se pubblicamente mostri una di queste creature morte di fame, come nel caso di Nativity, ciò crea un ritorno che evidenzia una grande ipocrisia in tutti noi. Nativity era una creatura fragile e sarebbe morta comunque su una strada". Fatto sta che il cane, secondo quanto riferisce Leonor Gonzalez, editore del supplemento culturale di ‘La Prensa’ in Nicaragua, sarebbe morto il giorno seguente a quello in cui sono state scattate le foto.
Diversa la versione della galleria nicaraguense che ha ospitato l’allestimento, secondo la quale l'artista avrebbe trovato il cane in un vicolo e l'avrebbe portato nella galleria senza che fosse previsto. Secondo loro, inoltre, sarebbe stato correttamente alimentato per tutto il tempo tranne le tre ore della mostra. Il cane non è poi morto ma secondo loro è "scappato" in un momento di disattenzione.
Ma i dubbi restano. Come è possibile che la galleria non abbia imposto a Vargas di liberare il cane? E ancora: è possibile che nessuno sia andato lì con prepotenza – anche violenza – per portarsi via l’animale? Per di più l’artista è stato scelto per rappresentare il suo Paese nella ‘Biennale Centroamericana 2008’ che si terrà in Honduras. In quest’ultimo caso, almeno, qualcosa si è mosso. Le ire di associazioni animaliste e di cittadini di ogni parte del mondo hanno fatto sì che un rappresentante della Biennale abbia contattato Vargas, mediante lettera scritta in cui è stato espresso lo sconcerto riguardo la pubblicità negativa ricevuta da ‘Sei quello che leggi’ ed è stata messa in dubbio la legittimità dell'ammissione come eccellente artista e rappresentate. A questo punto l’artista ha chiesto pubblicamente scusa e promesso che non riproporrà mai più simili progetti. Vargas, in un comunicato diffuso via web afferma che ‘Sei quello che leggi’ non verrà più chiamata "opera d'arte", in segno di rispetto verso quanti si sono sentiti offesi. Ha ammesso l'errore ed ha affermato che avrebbe dovuto salvare il cane invece di lasciarlo morire. E chiede a tutti di accettare le sue scuse.
“Far soffrire e uccidere un cane lasciandolo morire di fame per far comprendere un problema come quello del randagismo è certamente un modo perverso per informare l'opinione pubblica – dichiara Massimo Comparotto, presidente dell'OIPA Italia (Organizzazione internazionale Protezione animali) - In verità quest'opera 'artistica' è solo l'ennesimo esecrabile squallido tentativo per far parlare di sé per riempire una galleria d'arte. Josè Morales, vice presidente del 'Special Unit for Animal Protection and Rescue' ha commentato: "Il cane è stato legato senza cibo, non capisco come ciò possa essere considerato arte". Raymond Schnog, presidente della 'Humanitarian Association for Animal Protection', ha condannato l'atto definendolo pura crudeltà, "non comprendo come un animale possa essere stato lasciato morire di fame sul pavimento mentre una frase sulle pareti era stata composta usando cibo".
Queste organizzazioni stanno studiando il caso per presentare un ricorso davanti al tribunale locale.
Da IGN
L'unica nota positiva che se ne può ricavare da questa vergognosa faccenda é che gli individui come Vargas, hanno capito che certa "pubblicità" NON PAGA. Che centinaia di migliaia di proteste da ogni parte del globo, non sono un buon biglietto da visita...si spera che serva da monito ai soliti imitatori.
La madre degli idioti, purtroppo é sempre incinta.
Orpheus
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