lunedì 2 febbraio 2009

Oasi aperte per la Giornata Mondiale delle Zone Umide


Oasi aperte per la Giornata Mondiale delle Zone Umide



Il 2 febbraio, in occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide, istituita per ricordare la firma della Convenzione Internazionale di Ramsar, il WWF Italia aprirà gratuitamente le proprie oasi al pubblico.
Dal Veneto alla Basilicata passando per la Toscana e la Puglia sarà possibile visitare queste aree protette, tutte riconosciute dalla Convenzione di Ramsar, ed entrare in contatto con fenicotteri, anatre, folaghe, aironi e rapaci che, non più disturbati dall'attività venatoria appena conclusasi, si sono concentrati a migliaia in queste aree.
Le zone umide sono dei veri e propri serbatoi di biodiversità: si stima che a questi ambienti sia legato circa il 12% delle specie animali totali e, considerando anche le specie vegetali, si arriva al 40% complessivo. Le loro funzioni sono molteplici: provvedono a mantenere i livelli di falda, a controllare le inondazioni e i processi di erosione, al consolidamento delle rive, a trattenere i sedimenti e i nutrienti e a mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici (nelle zone umide è immagazzinato circa il 35% del carbonio terrestre globale). Inoltre, costituiscono una fonte di sostentamento insostituibile per le popolazioni locali e luoghi fondamentali per la produzione di cibo (producono il 24% del cibo a livello mondiale) e altri materiali. Infine, rappresentano importanti vie di trasporto e sedi privilegiate per un turismo ecosostenibile e attività ricreazionali.
Sebbene ricoprano solo il 6% della superficie terrestre, la loro importanza a livello globale da un punto di vista economico supera i 15 milioni di miliardi di dollari. In particolare, le zone umide italiane, situate lungo le coste siciliane e la costa tirrenica compresa tra il Lazio e la Toscana, svolgono una fondamentale funzione di crocevia per i flussi migratori di ritorno dall'Africa.
Purtroppo però per loro fragilità ecosistemica sono aree fortemente a rischio: nell'ultimo secolo circa il 60% del patrimonio mondiale è andato distrutto (il 90% nella sola Europa). In Italia dei circa 3 milioni di ettari originari all'inizio del XX secolo, ne sopravvivono oggi appena lo 0,2%, tra aree interne e marittime.
La Convenzione Internazionale relativa alle Zone Umide di importanza internazionale, conosciuta come Convenzione di Ramsar, fu firmata a Ramsar in Iran il 2 febbraio 1971 da un gruppo di paesi, istituzioni scientifiche ed organizzazioni internazionali partecipanti alla Conferenza internazionale relativa alle Zone Umide e degli Uccelli Acquatici, con l'obiettivo di invertire il processo di trasformazione e distruzione delle zone umide promuovendone la conservazione e l'uso sostenibile. Ad oggi la Convenzione è stata sottoscritta da 158 paesi e i siti riconosciuti a livello mondiale sono 1.828, per un totale di 169 milioni di ettari.
Si svolgerà ad Alviano (Umbria) l'evento principale WWF di questa giornata: una visita con la guida speciale di Fulco Pratesi, Presidente Onorario WWF Italia.
Per maggiori dettagli: http://www.wwf.it

(Lisa Zillio)



http://www.ambientenergia.info/01/02/2009/5948/3/oasi_aperte_per_la_giornata_mondiale_delle_zone_umide.html

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