martedì 10 agosto 2010

PITBULL SI LANCIA DA 7° PIANO E MUORE: "LASCIATO DA SOLO"

leggo.it

PITBULL SI LANCIA DA 7° PIANO
E MUORE: "LASCIATO DA SOLO"


Un pitbull stamani è precipitato dal settimo piano di un appartamento a Roma, in via Prenestina, ed è morto schiantandosi prima su un motorino e poi su un'auto in sosta. È accaduto verso le 8.30, all'altezza del civico 282. A quanto si è appreso dai vigili urbani del VI gruppo, che si occupano delle indagini, quando l'animale ha varcato la ringhiera del balcone era solo in casa. I proprietari del pitbull, sempre a quanto riferito dalla polizia municipale, sono in vacanza ed avevano incaricato una persona di portare il cibo all'animale. Danni lievi per l'auto, più rilevanti per il ciclomotore.

ESPERTO: "ABBANDONO SOCIALE" Il pitbull che questa mattina a Roma è precipitato dal settimo piano di un palazzo potrebbe essersi buttato di sotto perchè in preda alla sindrome da abbandono sociale, «un comportamento non raro negli animali e non legato alla razza», secondo Enrico Alleva, studioso del comportamento animale dell'Istituto Superiore di Sanità. «Di solito avviene quando c'è un cambiamento nella struttura sociale della famiglia - precisa Alleva - l'animale si sente socialmente isolato e può commettere atti irrazionali». Nel caso del pitbull, i proprietari erano andati in vacanza dopo aver incaricato una persona di portargli il cibo. Il cane, secondo Alleva, prima di superare la ringhiera del balcone «era in preda ad un'agitazione psico-motoria» e potrebbe aver saltato «nel tentativo di riunirsi alla famiglia». La sindrome da abbandono sociale, per l'esperto dell'ISS, si manifesta negli animali dopo 2-4 settimane, «quelli più resistenti possono arrivare fino a 6-8 settimane». Il caso del pitbull a Roma, segue di due giorni un altro evento analogo verificatosi a Lana, in provincia di Merano, in cui un cane si è buttato dal terzo piano, dopo essere stato lasciato solo dalla padrona. «È probabile che questi animali abbiano sofferto terribilmente per il distacco affettivo dai loro proprietari - commenta in una nota l'Ente Nazionale Protezione Animali - e la sofferenza si traduce, spesso, in uno stato di fortissimo stress emotivo e di inquietudine». L'Enpa suggerisce che prima di lasciare un cane in casa da solo sarebbe «buona norma educarlo alla separazione, lasciandolo in custodia per poche ore per volta prima di partire. Così il cane non soltanto si abitua alla lontananza affettiva ma comprende che la separazione è temporanea». «Ci sarebbe una grossa responsabilità» dei proprietari - aggiunge Pasqualino Santori, presidente del Comitato di Biotetica per la Veterinaria - se si trattasse di un caso in cui il cane è stato lasciato solo, «perchè non si è avuto il tempo di organizzare la partenza per tempo e abituare l'animale a stare da solo in casa».

IN ITALIA NON È FACILE Lasciare solo il cane a casa mentre si va in vacanza, come ha dimostrato oggi il pitbull che si è lanciato dal settimo piano a Roma, può essere tanto crudele quanto abbandonarlo. Ma è anche vero che non è affatto facile portarlo in vacanza. Lo sanno bene le migliaia di proprietari del miglior amico dell'uomo. Ristoranti, alberghi, spiagge, parchi spesso sono out alla loro presenza e creano disagi non indifferenti a chi non se ne separerebbe mai, nemmeno in moto. È il caso di un signore della Versilia, che aveva messo sul sedile posteriore della sua motocicletta un maltese di piccola taglia con tanto di casco e che è stato multato (78 euro) dai vigili: il codice lo non consente. Anche portare il cane in spiaggia, o fare il bagno insieme tra le onde può costare salato. Le cosiddette 'Bau Beach', dove ciò è permesso, infatti non sono molte. Lo scorso anno secondo i dati dell'Aida sono stati oltre 59 mila i proprietari di cani multati, in media di circa 400 euro. Quel che è peggio è che non sempre sui litorali sono segnalati i divieti. All'estero alberghi, pub pensioni, stazioni di servizio hanno spesso aree riservate agli amici a quattro zampe. La loro presenza è ben tollerata nei luoghi montani, anche per la vastità degli spazi rispetto ai più affollati litorali. In Italia, per «dare una zampa» ai proprietari in difficoltà, sulla scia di ciò che avviene all'estero, è stato attivato il sito pets-hotel.it, realizzato da Federalberghi - Confturismo, con il patrocinio del ministero del Turismo. Nel suo database sono presenti più di 11.500 alberghi in grado di ospitare animali.

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