lunedì 18 febbraio 2008

EUROPA-VIETATE PELLICCE DI CANI E GATTI

Questa volta il Parlamento Europeo ha agito in modo deciso ed efficace e l'Italia ha fatto da volano anche per i paesi più dubbiosi. La Commissione aveva proposto eccezioni per i prodotti di animali non allevati né uccisi per la produzione di pelliccia, ma, alla fine, è passato il divieto totale di commercio delle pellicce di cane e gatto in tutto il territorio dell'U.E. Già nel 2001 l'Italia aveva adottato tale provvedimento auspicando che fosse approvato anche dagli altri paesi membri, ma le resistenze lobbistiche di taluno ne ha ritardato l'approvazione. Nel 2003, anche per la vibrante protesta della pubblica opinione, il Parlamento aveva chiesto alla commissione di elaborare un progetto che vietasse, produzione, importazione, esportazione e vendita di pelle e pellicce. Il deputato inglese Arlene McCarthy ha dichiarato: "Ho ricevuto una petizione firmata da oltre 250.000 cittadini britannici. C'è piena evidenza dei trattamenti disumani cui sono sottoposti cani e gatti allevati per la produzione di pellicce". Come noto, capi d'abbigliamento vari e giochi di peluche per bambini, nascondono, sotto etichette false, pezzi di pelliccia di cane e gatto, per lo più provenienti da paesi come Cina, Tailandia, Filippine e Corea, dove si calcola che, ogni anno, vengano massacrati atrocemente oltre due milioni di tali animali allevati con modalità vergognose. Per la verità anche le ditte produttrici di pellicce avevano adottato un codice di autoregolamentazione che prevedeva l'esclusione, dai capi messi in vendita, di qualsiasi minimo inserto appartenente alle specie canina o felina. Purtroppo però questo non è bastato, come ampiamente provate dai test sul DNA fatti dagli animalisti. L'associazione Human Society International sostiene di avere le prove che nel 2005 sono stati allevati, per la produzione di pelliccia, cani e gatti nella Repubblica Ceca, membro dell'U.E dal 2004. Fatto sta che inserti di pelli feline e canine continuavano a circolare nei mercati europei. A questo punto il Parlamento, sotto la pressione dell'opinione pubblica, ha reclamato "un divieto totale e non una restrizione" prevedendo come unica deroga eccezionale disposizioni che consentono il commercio solo a fini educativi e d'imbalsamazione. Il divieto entrerà in vigore con il primo gennaio del 2009.
Oscar Grazioli.
FINALMENTE
Orpheus

http://orpheus.ilcannocchiale.it/?r=80623

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